Mercati azionari La borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

14.7.2022 - 17:53

Il mercato elvetico archivia un'ulteriore seduta negativa.
Il mercato elvetico archivia un'ulteriore seduta negativa.
Keystone

La paura di una recessione globale spinge la borsa svizzera a chiudere una volta ancora in ribasso, seppur meno pesantemente di altre piazze continentali: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'799.52 punti, in flessione dello 0,97% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Il listino allargato SPI ha perso lo 0,92% a 13'929,35 punti.

I mercati guardano con preoccupazione al rallentamento economico in atto. La frenata viene segnalata da diversi dati, non da ultimo dalla richieste settimanali di sussidio disoccupazione negli Usa, rivelatesi superiore alle attese, e dal prezzo del petrolio, sceso ai minimi dall'inizio della guerra in Ucraina.

Dappertutto si teme una contrazione dei profitti aziendali e la stagione dei risultati semestrali si prospetta sempre più delicata: oggi hanno informato sull'andamento degli affari le banche americane JPMorgan e Morgan Stanley, che hanno deluso gli analisti. Non che dall'Europa giungano notizie più rallegranti: la Commissione europea ha bruscamente corretto al rialzo le previsioni dell'inflazione nell'Eurozona, con il rincaro che dovrebbe raggiungere il 7,6% quest'anno e il 4,0% nel 2023. E chi dice inflazione, dice strette monetarie, le più temute dagli investitori.

L'impennata dei prezzi è testimoniata anche dai costi alla produzione, saliti negli Usa in giugno dell'11,3% su base annua. Anche in Svizzera – è pure notizia di oggi – questo dato sta aumentando: la progressione è stata del 4,4%, ma ancora di più sono progrediti i prezzi all'importazione, lievitati del 12,1%.

Per quanto riguarda i singoli titoli hanno faticato parecchio i bancari Credit Suisse (-3,48% a 5,11 franchi) e UBS (-2,18% a 15,00 franchi), influenzati dalle cifre non entusiasmanti rese note dai concorrenti di oltre oceano, come pure gli assicurativi Zurich (-1,63% a 410,20 franchi), Swiss Re (-2,03% a 71,34 franchi) e Swiss Life (-1,22% a 469,60 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha perso terreno Partners Group (-1,69% a 860,00 franchi).

Gli ordini di vendita hanno interessato anche i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali Holcim (-1,20% a 40,46 franchi), ABB (-0,50% a 25,82 franchi), Sika (-1,90% a 216,70 franchi) e Geberit (-1,25% a 465,30 franchi). Nel segmento del lusso non ha convinto Richemont (-0,88% a 100,90 franchi), mentre in ambito tecnologico Logitech (-0,35% a 50,98 franchi) non è riuscita a rimbalzare, dopo il brusco arretramento di ieri.

Hanno scarsamente aiutato il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,67% a 113,06 franchi), Roche (-0,46% a 323,70 franchi) e Novartis (-0,54% a 81,02 franchi). Givaudan (-4,17% a 3221,00 franchi) ha subito in pieno l'effetto di un cambiamento di raccomandazione da parte degli analisti di UBS.

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Swatch (-0,09% a 233,50 franchi l'azione al portatore), che ha fornito cifre positive riguardo alla prima parte dell'anno. Clariant (-3,01% a 16,77 franchi) è stata azzoppata da un abbassamento di obiettivo di corso operato – una volta ancora – dagli economisti di UBS.