La borsa svizzera archivia il mese di febbraio con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'098,35 punti, in flessione dell'1,08% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso l'1,02% a 14'303,48 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
28.02.2023, 17:45
28.02.2023, 17:47
SDA
Dopo un gennaio praticamente da incorniciare, il secondo mese dell'anno si chiude con perdite moderate. Nelle ultime giornate è però tornata ad aumentare la volatilità, segno che marzo potrebbe essere assai caldo: sono infatti in agenda le tanto attese riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea (Bce), che potrebbero anche riservare sorprese, soprattutto nell'ottica del medio periodo.
Intanto gli investitori sono chiamati a destreggiarsi in questi giorni tra una moltitudine di dati economici e societari. In primo piano è tornato anche il tema dell'inflazione, con i sorprendenti aumenti del rincaro registrati in Francia e in Spagna. Attenzione viene prestata pure alla congiuntura: in Svizzera l'economia ha marciato sul posto nel quarto trimestre del 2022, ma nell'anno in corso è attesa una svolta, con la Segreteria di Stato dell'economia (Seco) che non vuole sentir parlare di recessione.
Per quanto riguarda i singoli titoli, i riflettori erano oggi puntati su Alcon (-4,01% a 64,16 franchi), che ha diffuso i dati annuali: inizialmente sono piaciute le prospettive ottimistiche e il valore si è mantenuto in netta progressione fino al pomeriggio, quando è subentrata un'ondata di vendite. Nello stesso comparto farmaceutico non hanno brillato né Roche (-0,82% a 271,80 franchi) né Novartis (-1,37% a 79,28 franchi); male orientato si è rivelato anche il terzo peso difensivo, Nestlé (-2,36% a 106,08 franchi).
Credit Suisse (+0,60% a 2,85 franchi) – interessata da un dura reprimenda della Finma sulla vicenda Greensill – ha tallonato UBS (+0,64% a 20,45 franchi). Nel mercato allargato Adecco (-2,90% a 33,46 franchi) e SIG (+6,55% a 22,78 franchi) hanno informato sull'andamento degli affari.