Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in ribasso
hm, ats
23.11.2021 - 17:44
La borsa svizzera chiude anche la seconda seduta settimanale in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'366,73 punti, in flessione dell'1,15% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso l'1,38% a 15'816,78 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
23.11.2021, 17:44
23.11.2021, 18:01
SDA
Dopo sette settimane positive e un record assoluto raggiunto giovedì scorso il mercato elvetico si trova in una fase che gli esperti definiscono di consolidamento a livello elevato. Oltre che sui temi sempre caldi dell'inflazione e della politica monetaria sulle piazze finanziarie si è tornati prepotentemente a parlare di coronavirus: fa paura in particolare la situazione dei contagi in Germania, paese che rappresenta il principale sbocco per il Made in Switzerland.
Che il nervosismo cominci a farsi strada fra gli investitori è testimoniato anche dall'andamento dell'indice di volatilità VSMI, spesso soprannominato «il barometro della paura». L'indicatore è salito a +12% e si trova a livelli che non si vedevano da inizio ottobre.
Per quanto riguarda i singoli titoli hanno pesato negativamente sul listino Roche (-2,56% a 357,20 franchi) e Nestlé (-0,47% a 122,04 franchi), mentre maggior sostegno è stato fornito dal terzo peso massimo difensivo, Novartis (+1,06% a 77,00 franchi).
I realizzi di guadagno hanno piegato valori che finora avevano palesato ottime performance annuali come Lonza (-4,69% a 707,40 franchi) e Partners Group (-4,93% a 1560,00 franchi). Fra i bancari Credit Suisse (+0,99% a 9,16 franchi) è stata preferita a UBS (-0,55% a 16,29 franchi). Con accenti diversi hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (-0,59% a 507,60 franchi), Zurich (+0,18% a 393,70 franchi) e Swiss Re (+0,48% a 88,46 franchi).
In ordine sparso si sono mossi i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-1,22% a 33,11 franchi), Holcim (+0,97% a 46,84 franchi), Sika (-1,72% a 361,00 franchi) e Geberit (-3,31% a 695,60 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (-1,33% a 137,40 franchi) ha fatto un passo indietro, mentre in ambito tecnologico ha praticamente marciato sul posto Logitech (-0,08% a 75,12 franchi).
Nel mercato allargato l'attenzione era puntata su Kühne+Nagel (-5,60% a 268,00 franchi), che a sorpresa ha annunciato un avvicendamento ai vertici. Perdite elevate sono state subite anche da Autoneum (-4,30% a 149,00 franchi), che è arrivata a scendere di oltre il 7%.