Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

13.3.2023 - 17:46

È stata una giornata fin da subito orientata al ribasso.
È stata una giornata fin da subito orientata al ribasso.
Keystone

La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta molto nervosa, sulla scia delle turbolenze del settore bancario internazionale. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 10'632,05 punti, in flessione dell'1,24% rispetto a venerdì.

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Il listino allargato SPI ha perso l'1,13% a 13'831,10 punti.

Con il fallimento della banca americana Silicon Valley Bank (SVB) su tutte le piazze finanziarie ha cominciato a serpeggiare la paura e non pochi operatori sono tornati con il pensiero al 2008, quando il crollo di Lehman Brothers diede il via a una crisi finanziaria globale. Il presidente americano Joe Biden ha affermato che il sistema bancario statunitense è solido, mentre i responsabili europei si sono affrettati da affermare che non vi è rischio contagio. Gli investitori si sono però rivelati meno convinti e sono fioccati gli ordini di vendita per i valori bancari.

Intanto la nuova realtà di estrema fragilità e incertezza ha reso meno probabili aumenti dei tassi d'interesse da parte delle autorità monetarie: ora non pochi ritengono che la Federal Reserve e la Banca centrale europea (Bce) non potranno più operare le strette che fino a pochi giorni or sono venivano ancora date per scontate, per il timore di arrecare un danno serio all'economia. Questo cambia parecchio le carte in tavola e gli analisti sono chiamati a tracciare nuovi scenari.

In un clima generale tutto orientato all'analisi dei rischi a soffrire maggiormente in Svizzera è stata Credit Suisse (-9,58% a 2,26 franchi), che in giornata è arrivata a perdere oltre il 14%, segnando un nuovo minimo storico a 2,12 franchi, mentre nel contempo i credit default swap (le assicurazioni sul debito) stabilivano un primato. La seduta si è rivelata difficile anche per UBS (-7,66% a 17,71 franchi), come pure per i valori assicurativi Swiss Re (-4,33% a 91,46 franchi), Swiss Life (-3,19% a 559,20 franchi) e Zurich (-2,22% a 423,20 franchi). Nello stesso segmento finanziario in rosso ha terminato pure Partners Group (-2,75% a 792,60 franchi).

La prospettiva di una crisi ha tagliato le gambe anche a valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali Holcim (-3,56% a 55,86 franchi) – che oggi ha annunciato un'acquisizione in Messico – e ABB (-2,97% a 30,05 franchi). Hanno per contro sostenuto il listino, evitando perdite ancora maggiori, i colossi difensivi Nestlé (+1,23% a 106,76 franchi), Roche (+0,23% a 264,25 franchi) e Novartis (+0,13% a 74,72 franchi).

Nel mercato allargato Metall Zug (-1,46% a 2030,00 franchi) e Hiag (+0,76% a 79,60 franchi) hanno informato ha informato sull'andamento degli affari.