Mercati azionari La Borsa svizzera chiude invariata

hm, ats

2.2.2022 - 17:43

Sulla seduta ha fortemente influito la scarsa tonicità di Novartis.
Sulla seduta ha fortemente influito la scarsa tonicità di Novartis.
Keystone

La borsa svizzera chiude praticamente invariata una seduta che avrebbe potuto rivelarsi assai migliore, senza l'impatto negativo di Novartis.

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L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'360,37 punti, con una variazione percentuale nulla e in progressione di 0,57 punti rispetto a ieri. Il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,15%, attestandosi a 15'677,42 punti.

L'atmosfera sul mercato è stata descritta come tendenzialmente buona, cosa che conferma peraltro il quadro delle ultime giornate. I timori riguardo a un rapido aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve si sono ulteriormente affievoliti oggi sulla scia degli ultimi dati sul mercato del lavoro americano pubblicati dalla multinazionale Adp: il settore privato ha registrato un crollo di 301'000 posti nel mese di gennaio, cosa che rende meno forti le tendenze inflazionistiche.

I ribassi dei corsi del mese di gennaio (SMI -5%) stanno inoltre spingendo diversi operatori a tornare sul campo da gioco a caccia di buoni affari. L'opinione al momento dominante è infatti che proseguirà una fase positiva alimentata dai buoni risultati aziendali. E questo dovrebbe avvenire a dispetto delle tensioni geopolitiche, in particolare in relazione all'Ucraina, della pandemia e dei problemi delle catene di approvvigionamento.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Novartis (-3,06% a 78,62 franchi), che ha reso noto dati trimestrali sostanzialmente nella fascia delle previsioni. È però mancata la sorpresa positiva riguardo ad alcuni medicinali su cui gli investitori ponevano grandi speranze e anche la prospettiva di un aumento solo moderato del dividendo non ha convinto. La debolezza del colosso renano ha influenzato anche il concorrente Roche (-0,68% a 357,10 franchi), mentre più ispirato è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+1,26% a 120,50 franchi).

Ulteriori acquisti hanno interessato oggi UBS (+1,76% a 18,80 franchi), protagonista ieri di una seduta da incorniciare dopo i risultati societari (+8%), mentre ancora una volta più staccato è apparso il secondo bancario, Credit Suisse (+0,05% a 8,87 franchi). Partners Group (+2,52% a 1322,00 franchi) si è conformato come un valore sicuro questa settimana e tutti con il segno più hanno chiuso anche gli assicurativi Swiss Life (+1,28% a 602,20 franchi), Zurich (+0,32% a 441,40 franchi) e Swiss Re (+0,25% a 101,55 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (+1,37% a 32,58 franchi), Holcim (-0,08% a 50,84 franchi), Sika (-0,37% a 320,90 franchi) e Geberit (+1,10% a 627,40 franchi). Nel segmento del lusso ha marciato sul posto Richemont (-0,04% a 137,90 franchi), mentre Logitech (+1,15% a 74,40 franchi ha rimbalzato dopo l'arretramento di ieri.

Nel mercato allargato non è passato inosservato il bilancio di Julius Bär (-5,72% a 56,42 franchi). Va inoltre segnalata Schindler (+1,08% a 234,00 franchi), che ha annunciato un'importante commessa in Egitto.