Mercati azionari La Borsa svizzera chiude leggermente positiva

Giornata in territorio positivo – seppur di poco – per la Borsa svizzera. In chiusura l'indice dei titoli guida SMI guadagna lo 0,09% a 10'497,79 punti, quello allargato SPI lo 0,23% a 13'021,12.

A livello congiunturale, è giunta dall'Italia la notizia che per ottobre si stima, per l'interscambio commerciale con i paesi extra Ue 27, una diminuzione per le esportazioni (-2,6%) e un incremento per le importazioni (+1,7%).

Nel pomeriggio il capo economista della Banca centrale europea (Bce) Philip Lane, durante un evento online ospitato dal Trinity College di Dublino, ha dichiarato che il balzo dei contagi da Covid, nonostante la buona notizia dei vaccini, è «un avvertimento che il percorso di ripresa sarà comunque lungo e pieno di rischi. Gli sviluppi economici saranno incostanti e disomogenei nei Paesi per un po' di tempo, e rimarranno soggetti a elevata incertezza».

In Svizzera, intanto, nel terzo trimestre l'occupazione è ancora calata (dello 0,4% su base annua), con un aumento dello 0,5% su base trimestrale. Allo stesso tempo, secondo stime dell'Ufficio federale di statistica (UST), quest'anno i salari nominali cresceranno dell'1,3%, superando quindi l'inflazione.

Buona parte delle blue chip ha terminato in rosso, ma l'indice SMI è stato trascinato di prepotenza dai pesi massimi difensivi, con Roche in crescita dello 0,98% a 303,10 franchi, Nestlé dello 0,43% a 102,38 e Novartis dello 0,35% a 81,26.

Male invece i bancari, con UBS in calo dello 0,87% a 13,135 franchi e Credit Suisse dello 0,89% a 11,655. Stesso discorso per gli assicurativi, con Swiss Re in contrazione dello 0,59% a 84,10, Swiss Life dello 0,73% a 408,80 e Zurich, peggior titolo di giornata, dell'1,40% a 372,60.

La più pimpante è risultata invece Sika, in incremento dell'1,02% a 228,00 franchi.