Seduta piatta per la borsa svizzera, che ha chiuso con l'indice SMI dei principali titoli in leggerissimo rialzo dello 0,03% a 9'760,44 punti, mentre l'indice complessivo SPI è salito dello 0,12% a quota 11'882,52.
Sui listini hanno pesato le preoccupazioni congiunturali e gli ultimi e poco incoraggianti dati provenienti dalla Germania e soprattutto dagli Stati Uniti, dove l'indice Ism dei servizi è calato in settembre ai minimi degli ultimi tre anni. La decisione dell'Organizzazione mondiale del commercio, che consente agli USA di imporre dazi punitivi sui prodotti dell'UE, non ha contribuito a migliorare la situazione.
Sulla piazza zurighese particolarmente dinamica è apparsa Sika che oggi, in occasione della giornata degli investitori, ha innalzato i suoi obiettivi in termini di margine e confermato le previsioni di crescita. Il titolo in borsa, pur perdendo vigore nel corso della seduta, ha chiuso in rialzo dell'1,94% (a 147.25 franchi).
In progressione anche i valori difensivi: il colosso dell'alimentare Nestlé ha allungato il passo dello 0,82% (a 106.12 franchi), mentre tra i farmaceutici Novartis ha messo a segno un rialzo dello 0,55% (a 84.61 franchi) e Roche più modestamente dello 0,21% (a 282.15 franchi).
Deboli i bancari: UBS è scivolata all'indietro dell'1,57% (a 10.625 franchi) e Credit Suisse dell'1,89% (a 11.41 franchi). In parabola discendente pure Julius Baer (-1,33% a 41.44 franchi): stamane l'istituto ha annunciato una riorganizzazione interna, con il ridimensionamento della direzione generale, che da gennaio passerà da 15 a 9 membri.
Tra i ciclici le performance peggiori sono state fatte segnare da ABB (-1,86% a 18.18 franchi) e da LafargeHolcim (-1,36% a 45.82 franchi), ma sotto la soglia della parità si è posizionato pure il segmento del lusso: Swatch ha lasciato sul campo lo 0,59% (a 253.00 franchi) e Richemont lo 0,80% (a 69.04 franchi). In controtendenza rispetto all'andamento fiacco del mercato Lonza (+1,84% a 327.10 franchi).
Sul mercato allargato Clariant ha fatto un balzo del 2,04% (a 19.50 franchi) dopo speculazioni circa una imminente cessione della sua divisione «Masterbatches».
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