Mercati azionari La Borsa svizzera chiude poco mossa 

hm, ats

5.10.2021 - 17:43

L'andamento della borsa elvetica non è stato entusiasmante.
L'andamento della borsa elvetica non è stato entusiasmante.
Keystone

Anche la seconda seduta della settimana si rivela poco mossa per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'587,00 punti, in progressione dello 0,04% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,21%, attestandosi a 14'964,50 punti.

Dopo diverse settimane negative il mercato sta cercando di stabilizzarsi. «La situazione rimane però tesa: al momento su tutte le piazze pesano numerosi fattori negativi», ha commentato un operatore citato dall'agenzia Awp.

Il tema del momento è il forte rincaro dei prezzi energetici, che alimenta i timori relativi all'inflazione: se questa dovesse avere una natura molto più fondamentale di quanto supposto inizialmente le banche centrali sarebbero costrette ad intervenire in anticipo sui tempi sin qui previsti. E una stretta monetaria potrebbe avere serie ripercussioni sulle piazze finanziarie. L'aumento generalizzato dei prezzi in combinazione con la difficile situazione delle catene di fornitura rischia inoltre di limare ulteriormente i profitti delle imprese.

Intanto non è passata inosservata la notizia che un'altra società immobiliare cinese, Fantasia Holdings Group, appare sull'orlo del fallimento. Gli importi in gioco sembrano essere ben lontani da quelli di Evergrande, ma la vicenda riporta al centro dell'attenzione il tema dell'indebitamento delle imprese nello stato a partito unico.

Sul fronte interno non hanno presentato un andamento unitario i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura come ABB (+0,76% a 30,60 franchi), Sika (-0,03% a 293,40 franchi), Geberit (+0,89% a 682,00 franchi) e Holcim (-0,67% a 44,64 franchi). Nel segmento del lusso è scivolata all'indietro Richemont (-0,44% a 98,94 franchi), mentre in ambito tecnologico Logitech (+0,32% a 81,36 franchi) ha cercato il rimbalzo dopo alcune sedute poco entusiasmanti.

Fra i bancari UBS (+1,87% a 15,02 franchi) è stata preferita a Credit Suisse (+1,44% a 9,28 franchi). Tutti con il segno più hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Life (+0,94% a 474,60 franchi), Swiss Re (+0,20% a 79,96 franchi) – che ha fornito una stima riguardo ai costi sopportati per l'uragano Ida negli Usa e per le inondazioni in Europa – e Zurich (+0,34% a 381,30 franchi). Nello stesso comparto finanziario Partners Group (+0,57% a 1406,00 franchi) si è sottratto al trend negativo nelle ultime settimane.

Ha trainato il listino Nestlé (+0,14% a 112,16 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,87% a 346,45 franchi) e Novartis (-0,41% a 76,00 franchi). È tornata a macinare terreno Lonza (+1,19% a 698,40 franchi), che si è inserita fra le azioni SMI oggi più dinamiche.

Nel mercato allargato Stadler Rail (+5,10% a 39,54 franchi) ha beneficiato della notizia di una commessa miliardaria da parte delle FFS. Ben orientata è apparsa anche Zur Rose (+5,72% a 388,00 franchi), sulla scia dei buoni risultati diffusi dal concorrente tedesco Shop Apotheke, mentre Aryzta (+5,33% a 1,26 franchi) si è ripresa, dopo aver subito ieri l'impatto delle cifre annuali.