La borsa svizzera chiude la seconda seduta settimanale poco variata. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'483,56 punti, in progressione dello 0,15% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,12% a 14'702,53 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
24.05.2022, 17:44
24.05.2022, 17:48
SDA
La giornata era partita male, ma i listini elvetici sono riusciti a recuperare ancora prima di mezzogiorno, mostrando un dinamismo che ha invece fatto in larga parte difetto alle altre piazze continentali. Nel finale è poi intervenuto un parziale arretramento.
Il quadro generale è comunque tutt'altro che sereno. «Una vera inversione di tendenza nel comparto azionario non c'è ancora stata», ha affermato un operatore. Il mercato continua a barcamenarsi fra le opposte tendenze: un giorno è quasi euforico, quello seguente sembra muoversi in una valle di lacrime.
A pesare sono i timori per i rialzi dei tassi di interesse che le banche centrali devono operare per far fronte all'inflazione, nonché le paure circa la tenuta della congiuntura globale. C'è inoltre chi fa riferimento alle crescenti tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina in relazione a Taiwan, mentre la guerra in Ucraina non sembra trovare uno sbocco praticabile.
Per quanto riguarda i singoli titoli ha trainato il listino Roche (+2,14% a 331,45 franchi), reduce da alcune settimane difficili, mentre meno tonici sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (invariata a 87,68 franchi) e Nestlé (+0,07% a 114,74 franchi).
In difficoltà si sono rivelati i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura come ABB (-0,96% a 28,75 franchi), Holcim (-0,32% a 47,01 franchi), Sika (-1,49% a 257,00 franchi) e Geberit (-1,15% a 513,60 franchi). Nel segmento del lusso ha avanzato Richemont (+0,52% a 92,98 franchi), mentre nel comparto tecnologico si è persa per strada Logitech (-3,12% a 54,70 franchi).
Fra i bancari UBS (+0,03% a 17,78 franchi) è stata preferita a Credit Suisse (-0,94% a 6,74 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (-0,22% a 547,00 franchi), Swiss Re (-1,11% a 78,70 franchi) e Zurich (-0,02% a 439,90 franchi). Nello stesso comparto finanziario non ha entusiasmato Partners Group (-1,90% a 1006,50 franchi).
Nel mercato allargato Kühne+Nagel (-2,31% a 253,50 franchi) ha annunciato la realizzazione, insieme ad Adidas, di un centro logistico nel Norditalia, mentre Dufry (-2,63% a 35,55 franchi) si è vista rinnovare sino al 2029 la concessione per l'aeroporto londinese di Heathrow. Gli investitori hanno inoltre almeno in parte premiato Evolva (+0,20% a 0,10 franchi), che ha piazzato con successo nuove azioni, punendo invece SFS (-5,54% a 105,80 franchi), affossata da un commento di UBS.