Borsa svizzera Borsa svizzera: chiude quasi invariata

hm, ats

15.3.2022 - 17:45

La seduta si è rivelata molto movimentata.
La seduta si è rivelata molto movimentata.
Keystone

La borsa svizzera chiude quasi invariata una seduta assai nervosa. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'682,22 punti, in progressione dello 0,03% rispetto a ieri grazie alla tenuta dei suoi big difensivi.

Keystone-SDA, hm, ats

Il listino allargato SPI ha invece perso lo 0,30%, attestandosi a 14'774,18 punti.

A dominare l'attualità rimane la guerra in Ucraina e le deboli speranze di progressi nei negoziati fra le parti. Gli investitori rimangono preoccupati per l'impatto che il conflitto e le relative sanzioni avranno sull'economia globale. Poco rallegranti sono inoltre le novità che giungono dalla Cina, che ha imposto nuovi confinamenti anti-Covid.

Il costo del petrolio è sceso nel frattempo sotto i 100 dollari al barile, ma l'inflazione rimane galoppante: in febbraio i prezzi alla produzione negli Usa sono saliti del 10%. Intanto a Washington è cominciata la riunione di due giorni della Federal Reserve, che avrà il suo culmine domani con l'annuncio relativo ai tassi: è attesa una stretta monetaria.

Non stupisce quindi che di fronte a stimoli tanto eterogenei la seduta borsistica si sia rivelata molto movimentata anche in Svizzera. Il mercato ha aperto male ed è andato dapprima peggiorando, poi è riuscito a virare in positivo, per poi tornare a puntare verso il basso e recuperare nuovamente terreno.

Le difficili situazioni in Russia e in Cina hanno ancora una volta messo in serie difficoltà Richemont (-3,39% a 104,00 franchi), che opera nel segmento del lusso. Poche soddisfazioni hanno dato anche i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-0,99% a 31,10 franchi), Holcim (-0,84% a 44,96 franchi), Sika (-0,41% a 290,00 franchi) e Geberit (-1,29% a 563,00 franchi). Un po' meno sotto pressione è apparsa, in ambito tecnologico, Logitech (-0,18% a 66,02 franchi).

Fra i bancari UBS (-0,62% a 16,02 franchi) si è difesa meglio di Credit Suisse (-1,74% a 7,14 franchi), che sta valutando un ritiro dalla Russia. Tutti con il segno più hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (+0,36% a 563,00 franchi), Zurich (+1,00% a 432,60 franchi) e Swiss Re (+0,05% a 84,64 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha invece perso terreno Partners Group (-1,26% a 1097,00 franchi).

Hanno trainato il listino Nestlé (+0,87% a 115,74 franchi) e Roche (+0,53% a 360,20 franchi), mentre almeno inizialmente si è defilato il terzo peso massimo difensivo, Novartis (+0,25% a 79,63 franchi), protagonista di un colpo di reni nel finale. Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari diverse aziende, a partire da Stadler Rail (-2,60% a 34,44 franchi).