Mercati azionari La borsa svizzera chiude quasi invariata

hm, ats

7.6.2022 - 17:42

Fra i valori più tonici si sono inseriti oggi i titoli bancari.
Fra i valori più tonici si sono inseriti oggi i titoli bancari.
Keystone

La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta poco movimentata. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'534,18 punti, in progressione dello 0,04% rispetto a venerdì, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,01%, attestandosi a 14'800,13 punti.

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Archiviato il lungo fine settimana festivo, in mattinata il mercato era partito in timido rialzo, per poi azzerare i guadagni e virare in negativo, prima di operare un colpo di reni nel finale. I temi del momento rimangono l'inflazione – venerdì sono previsti nuovi dati americani – e di conseguenza la politica monetaria.

Gli sguardi degli investitori sono già puntati sulla Banca centrale europea (Bce), che giovedì deciderà sui tassi: gli esperti non si aspettano ancora una stretta, ma non mancheranno le dichiarazioni sul futuro aumento del costo del denaro. Intanto indicazioni interessanti sono giunte dall'Australia, dove il tasso guida è salito di 0,5 punti, il doppio di quanto pronosticato.

Sullo sfondo restano inoltre altre questioni tuttora irrisolte, come il conflitto in Ucraina e i problemi delle catene di approvvigionamento. Non mancano inoltre i timori relativi alla tenuta dell'economia cinese, alle prese con la politica zero Covid del governo. Tutto questo mentre la Banca Mondiale ha drasticamente ridotto le previsioni di crescita del pianeta per il 2022.

Sul fronte interno la prospettiva di un aumento dei tassi d'interesse ha sostenuto i bancari UBS (+0,66% a 18,19 franchi) e Credit Suisse (+1,70% a 6,71 franchi), come pure gli assicurativi Zurich (+0,90% a 439,60 franchi), Swiss Re (+1,86% a 80,10 franchi) e Swiss Life (+0,62% a 547,40 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha avanzato anche Partners Group (+0,65% a 1008,50 franchi).

In modo non perfettamente unitario hanno chiuso i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+0,56% a 30,49 franchi), Holcim (+0,92% a 48,38 franchi), Sika (-0,90% a 265,00 franchi) e Geberit (+0,38% a 528,80 franchi). Nuovamente convincente si è mostrata Richemont (+1,09% a 111,35 franchi), mentre Logitech (+0,10% a 58,24 franchi) ha sopratutto inizialmente sofferto il momento non entusiasmante che sta caratterizzando i titoli tecnologici.

Ha cercato di trainare il listino Novartis (+0,12% a 85,93 franchi): scarso sostegno è però giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,92% a 113,84 franchi) e Roche (-0,72% a 318,40 franchi).

Nel mercato allargato Ems-Chemie (-3,14% a 785,50 franchi) ha confermato gli obiettivi finanziari 2022, che vertono su una lieve crescita del fatturato e del risultato operativo.