Mercati azionariBorsa svizzera in lieve calo, SMI -0,12%
ns, ats
3.11.2023 - 17:42
La borsa svizzera ha chiuso in lieve calo l'ultima seduta della settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'579,67 punti, con una perdita dello 0,12% rispetto a ieri.
ns, ats
03.11.2023, 17:42
03.11.2023, 17:47
SDA
Il principale dato macroeconomico odierno è stato quello relativo all'occupazione negli Usa, pubblicato dal Dipartimento del lavoro. L'economia a stelle e strisce ha creato 150'000 posti in ottobre, meno delle attese degli analisti che scommettevano su 180'000. Il tasso di disoccupazione è salito al 3,9%, oltre quindi il 3,8% delle previsioni.
Lo stato di salute del mercato del lavoro è un indicatore molto importante per gli investitori che cercano di anticipare le prossime mosse della Federal Reserve (Fed), la quale monitora l'occupazione per verificare gli effetti della sua politica monetaria. I dati segnalano un'economia che si sta raffreddando dopo l'inattesa corsa dell'estate, e potrebbero spingere la Fed a prolungare la pausa nel suo ciclo di rialzi dei tassi di interesse.
Tra le blue chip, i maggiori progressi sono stati realizzati dai titoli di Lonza (+2,84% a 329,10 franchi), Richemont (+2,60% a 112,45 franchi) e Geberit (+2,29% a 472,90 franchi). Quest'ultimo, che ha pubblicato ieri i suoi risultati dei primi nove mesi, continua a soffrire per la debolezza del settore della costruzione in Europa. Tuttavia, nonostante un calo delle vendite, lo specialista sangallese di impianti sanitari ha visto crescere fortemente il margine operativo.
Tutti e tre i pesi massimi difensivi hanno pesato sul listino. I due colossi farmaceutici Roche e Novartis hanno fatto segnare rispettivamente un -0,38% (a 237,25 franchi) e un -1,56% (a 83,34 franchi), la multinazionale dell'alimentazione Nestlé un -0,77% (a 99,75 franchi).
In rosso anche Swiss Re (-1,14% a 99,26 franchi), che oggi ha pubblicato i risultati del periodo gennaio-settembre. Il riassicuratore ha registrato un utile netto di 2,5 miliardi di dollari (2,3 miliardi di franchi), da confrontare con la perdita di 285 milioni di dollari dei primi nove mesi del 2022. Gli analisti non sono stati sorpresi da questa performance.
Kühne+Nagel (-2,84% a 242,50 franchi), fanalino di coda della seduta odierna, ha probabilmente risentito del pessimo andamento del concorrente danese Maersk, che ha dovuto fare i conti con un calo degli utili trimestrali.