Mattinata in calo per la Borsa svizzera, con gli indici che hanno però già ridotto le perdite rispetto all'apertura. L'SMI cede lo 0,37% a 10'647.63 punti, l'SPI pure lo 0,37% a 12'877.15 punti.
L'attacco iraniano alle basi missilistiche Usa in Iraq, quale rappresaglia per l'uccisione del generale Qassem Soleimani, accresce il nervosismo sui mercati mondiali, ma sulla piazza zurighese le perdite sono piuttosto modeste. Stando a un commento di UBS le tensioni tra Stati Uniti e Iran dovrebbero perdurare, ma non bisogna attendersi un'escalation militare di grande portata considerando che non sarebbe nell'interesse di nessuna delle parti.
Tra le blue chip, positivi i bancari UBS (+0,48%) e Credit Suisse (+0,30%) così come Swatch (+0,34%), Sika (+0,33%) e Lonza (+0,06%). Invariata Richemont mentre sono in calo tutti gli altri titoli. Sul listino pesano soprattutto i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,76%) – frenata da un abbassamento della valutazione sul titolo da parte di Exane BNP Paribas -, Novartis (-0,68%) e Roche (-0,08%), ma anche ABB (-0,80%) e Zurich (-0,55%).
Nel marcato allargato il gruppo biofarmaceutico Basilea, che ha pubblicato un aggiornamento sull'evoluzione delle vendite del suo preparato Cresemba, avanza del 5,90%. Su diversi titoli influiscono giudizi di analisti; si tratta ad esempio di Ypsomed (+4,42%), Rieter (-4,73%), Stadler Rail (-3,71%) e U-Blox (-2,99%).
Tornare alla home page