Prosegue caratterizzata da cauto ottimismo la prima seduta settimanale della borsa svizzera. Attorno alle 11.15, l'indice principale SMI guadagnava lo 0,09% a 10'851,70 punti e quello allargato SPI lo 0,16% a 13'138,89 punti.
Dopo aver aperto leggermente sotto la linea di demarcazione, lo SMI è avanzato quanto basta per aggiornare il proprio record storico di venerdì scorso. Il massimo picco di sempre è stato toccato a quota 10'864,59 punti.
Con la firma del mini accordo tra Usa e Cina sul commercio internazionale, ora l'attenzione è rivolta alle indicazioni che potranno arrivare dal Forum economico mondiale (WEF) di Davos. L'edizione 2020 del raduno si apre domani. Negli Stati Uniti oggi i mercati resteranno chiusi per la festività del Martin Luther King Day.
Con tutti gli occhi puntati sulla località di montagna grigionese, la giornata regala pochi altri spunti sul fronte interno. Tra le blue chip da segnalare le difficoltà del settore del lusso sia con Swatch (-2,01%) sia con Richemont (-2,50%).
Il listino è trainato da Nestlé (+0,83%), che stacca gli altri due pesi massimi difensivi Novartis (+0,02%) e Roche (-0,05%). Fra i bancari convince UBS (+0,51%), che domani pubblicherà i suoi risultati del 2019, più anonima Credit Suisse (+0,04%).
Piuttosto ricercati gli assicurativi, con Swiss Re (+0,65%) davanti a Zurich Insurance (+0,57%) e Swiss Life (+0,43%). In crescita anche Lonza (+0,38%), che pure divulgherà domani i propri dati relativi allo scorso anno.
Tornare alla home page