Continua senza grandi sussulti la prima seduta settimanale della borsa svizzera. Alle 11:10 l'indice principale SMI cedeva lo 0,09% a 9971,15 punti, mentre quello allargato SPI lo 0,07% a 12'060,45 punti.
Gli operatori si mantengono prudenti in attesa delle mosse della Fed americana sui tassi d'interesse. Sullo sfondo resta inoltre l'incognita sul commercio internazionale, così come le tensioni in Medio Oriente.
Sul fronte svizzero, la notizia del giorno è quella arrivata da Julius Bär. La banca zurighese ha infatti comunicato il nome del suo prossimo CEO: si tratta del 48enne Philipp Rickenbacher, che dal 1° settembre prenderà il posto di Bernhard Hodler, in carica da fine 2017.
Il nuovo numero uno è l'attuale responsabile della divisione Intermediaries & Global Custody. L'annuncio non è stato accolto con particolare entusiasmo, dato che l'azione di Julius Bär sta perdendo attualmente il 2,54%.
Tra le blue chip, positivi i bancari UBS (+0,79%) e Credit Suisse (+0,58%). Ricercata anche Nestlé (+0,65%), mentre non tengono il passo gli altri pesi massimi difensivi Novartis (-0,01%) e Roche (-1,06%).
Swiss Re (+0,10%) è l'unico assicurativo con il segno più, differentemente da Swiss Life (-0,02%) e Zurich Insurance (-0,17%). Contrastato il settore del lusso, con Richemont (+0,31%) in avanzata e Swatch (-0,43%) in difficoltà. Fra i titoli meno brillanti per ora vi è anche Lonza (-0,84%).
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