Dopo un avvio altalenante la Borsa svizzera si è poi mossa per tutta la mattinata al di sopra della linea di demarcazione. Verso le 11.30 l'indice dei valori guida SMI guadagnava lo 0,33% a 10'675,12 punti e quello allargato SPI lo 0,42% a 12'920,50 punti.
Dopo dieci giorni di crisi con gli Stati Uniti, la tensione iraniana resta in primo piano nonostante i segni di distesa. In assenza di risultati aziendali gli investitori si concentrano sull'avvicinarsi dell'accordo sui dazi tra Usa e Cina la cui firma della fase uno è prevista per mercoledì.
Sul fronte interno il listino è sostenuto dai pesi massimi difensivi: Nestlé progredisce dello 0,89%, Novartis dello 0,43% e Roche dello 0,12%.
Tutti in positivo anche gli assicurativi, dove a fare la parte del leone è Swiss Re che cresce dello 0,51%, seguito da Swiss Life (+0,16%) e da Zurich (+0,15%).
Contrastati appaiono invece i bancari: UBS è in calo dello 0,12% e Credit Suisse è in progressione dello 037%.
Tra i ciclici solo ABB (-0,21%) e Geberit (-0,88%) sono in perdita.
In flessione appaiono entrambi i titoli del lusso: Swatch perde lo 0,41% e Richemont lo 0,05%.
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