Apertura in ribasso per la borsa svizzera: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'034,12 punti, in flessione dello 0,23% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,25% a 12'171,51 punti.
Pesano gli ultimi sviluppi nel contenzioso commerciale fra Stati Uniti e Cina, con Pechino che venerdì ha interrotto in modo brusco i colloqui. Nel fine settimana sono poi arrivate dichiarazioni concilianti da entrambe le parti, ma gli investitori rimangono prudenti.
Sul fronte interno le variazioni dei singoli titoli sono in gran parte frazionali: fanno eccezione solo ABB (-1,30%), Credit Suisse (-1,05%) e Richemont (-1,23%). Una certa resistenza alla corrente generale viene fornita dai pesi massimi difensivi Nestlé (+0,21%) e Novartis (+0,16%).
Le altre piazze europee hanno avviato le contrattazioni deboli, ma con accenti non univoci: nel dettaglio vanno segnalate Francoforte (Dax -0,27% a 12'434,27 punti), Parigi (Cac 40 -0,20% a 5679,31 punti), Londra (Ftse-100 +0,20% a 7360,27 punti) e Milano (Ftse Mib -0,14% a 22'096,88 punti).
Wall Street ha terminato venerdì in negativo (Dow Jones -0,59% a 26'935,07 punti, Nasdaq -0,80% a 8171,67 punti) e lo stesso hanno fatto le borse asiatiche, con Tokyo chiusa per festività.
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