La borsa svizzera, scivolata in negativo nel corso della mattinata, recupera con l'indice SMI dei principali titoli che a due ore circa dalla chiusura segna un rialzo dello 0,53% a 9'439,50 punti, mentre l'indice complessivo SPI sale dello 0,38% a quota 11'188,57.
Tra gli investitori, secondo i commentatori, regna incertezza: continuano a pesare i timori per la frenata dell'economia globale nonché l'inversione della curva dei rendimenti negli Stati Uniti: una curva decrescente, ossia quando i titoli di Stato a breve termine generano un rendimento più elevato rispetto alle scadenze a lungo termine, è vista come un segnale di imminente recessione.
La borsa di New York è comunque partita in rialzo dopo la notizia del drastico calo del deficit commerciale degli Stati Uniti, risultato superiore alle aspettative in considerazione della forte diminuzione delle importazioni, in particolare dalla Cina.
Sulla piazza zurighese rimane fiacco il colosso dell'alimentare Nestlé (-0,02%), mentre si stanno risollevando i farmaceutici Roche (+0,09%) e Novartis (+0,70%). Roche ha annunciato la chiusura del suo stabilimento di produzione brasiliano di Rio de Janeiro; Novartis che la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha approvato un suo farmaco per il trattamento della sclerosi multipla.
I listini sono spinti verso l'alto dai bancari, con UBS che allunga del 2,24%, Credit Suisse dell'1,90% e Juluis Bär dello 0,95%. Nello stesso comparto finanziario guadagnano terreno gli assicurativi Swiss Re (+0,85%), Swiss Life (+0,67%) e Zurich Insurance (+0,39%).
Tutti positivi i valori ciclici: avanzano Adecco (+0,90%), LafargHolcim (+1,07%), ABB (+0,57%) e anche Geberit (-+0,07%) rimane sopra la soglia della parità. Nel segmento del lusso Richemont (+0,67%) fa meglio di Swatch (+0,14%).
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