ZURIGO
La borsa svizzera è sempre in lieve calo: alle 11.34 l'indice dei valori guida SMI segnava 9176,52 punti, in diminuzione dello 0,20% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,14% a 10'503,69 punti.
La piazza finanziaria è combattuta tra segnali contrastanti: alle indicazioni positive provenienti da oltre Atlantico si contrappongono le incertezze alla vigilia della riunione della Banca centrale europea (Bce).
La mattinata è stata segnata da dati congiunturali sul Vecchio Continente. Nel mese di ottobre l'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, è salito a livello record di 116,7 punti. Il mese precedente aveva segnato 115,3 punti.
Anche le attese sono salite, rispetto al mese scorso, da 107,5 punti a 109,1. "L'umore dei livelli alti nelle imprese tedesche ha raggiunto un nuovo record", si legge nella nota dell'omonimo istituto di Monaco.
Dal canto suo il prodotto interno lordo (Pil) del Regno Unito è cresciuto dello 0,4% nel terzo trimestre dell'anno, meglio delle attese, rispetto al precedente 0,3%. Secondo i dati pubblicati oggi dall'Ufficio nazionale di statistica (Ons) a trainare è il settore dei servizi mentre torna a crescere anche quello manifatturiero. Per la Bbc aumentano così le possibilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Bank of England.
In Italia ad agosto, l'Istituto nazionale di statistica (Istat) rileva un incremento "rilevante" degli ordinativi dell'industria, in aumento dell'8,7% rispetto al mese precedente; nella media degli ultimi tre mesi l'indice sale del 5,4%. Sempre ad agosto, il fatturato dell'industria - continua l'Istat - cresce del 2% rispetto al mese precedente.
Swiss Re guadagna lo 0,99% e fa segnare il miglior risultato tra le blue chip. Dopo la presentazione della sua partecipazione alla fattura dei danni causati oltre Atlantico da vari uragani e dal terremoto in Messico, numerosi analisti hanno migliorato l'apprezzamento della società.
In progressione anche i gruppi del lusso Richemont (+0,79%) e Swatch (+0,26%). Le esportazioni del settore verso i mercati di predilezione Cina e Hong Kong tra gennaio e fine settembre hanno raggiunto nuovi apici.
Novartis (-0,48%) non approfitta ancora dell'omologazione di Kisqali da parte di Swissmedic. Il gruppo farmaceutico basilese ieri ha presentato risultati trimestrali robusti, ma ha rinviato alle calende greche qualsiasi decisione sull'avvenire di Alcon, rendendo impazienti gli osservatori che aspettano da oltre un anno. Roche fa segnare un -0,30% e Nestlé, fanalino di coda, un -0,78%, senza indicazioni particolari.
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