La borsa svizzera si conferma in ribasso nel pomeriggio: a due ore dalla chiusura l'indice dei valori guida SMI segnava 9476,92 punti, in flessione dello 0,41% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI perdeva lo 0,29% a 10'891,67 punti.
Gli operatori parlando di un clima letargico in attesa della riunione del comitato di politica monetaria della Federal Reserve.
Le variazioni dei 20 titoli principali si presentano quasi dappertutto inferiori al punto percentuale. Frenano il listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,59%), Roche (-0,09%) e soprattutto Novartis (-0,89%), che soffre per i realizzi di guadagno dopo gli ultimi rialzi.
In ordine sparso si muovono i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,30%), Adecco (+0,03%), Geberit (-0,71%), LafargeHolcim (+0,10%) e Sika (-0,43). Nel segmento del lusso Swatch (+0,55%) si fa preferire a Richemont (-0,36%).
Non presentano un orientamento unitario i bancari UBS (+0,10%), Credit Suisse (-0,30%) e Julius Bär (+1,01%). Tutti negativi sono gli assicurativi Zurich (-0,41%), Swiss Life (-0,50%) e Swiss Re (-0,17%).
Givaudan (+0,41%) effettua un mini-rimbalzo, dopo aver perso venerdì il 2% in seguito alla presentazione dei conti.
Sul mercato allargato va segnalata la tonicità di AMS (+20,89%), dopo la pubblicazione dei dati sul 2017 e la correzione al rialzo delle prospettive per l'esercizio in corso. Sono stati invece accolti in modo più negativo i bilanci di Santhera (+0,35%). Schmolz+Bickenbach (+0,12%) ha ricevuto il via libera in Francia all'acquisizione di Asco Industries.
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