Mercati azionari Borsa svizzera supera quota 10'000

ATS

18.6.2019 - 17:59

Il principale indice della borsa svizzera, lo SMI, ha superato oggi per la prima volta la soglia dei 10'000 punti, per poi ridiscendere in finale di seduta a 9'988,55 punti, in progressione rispetto a ieri dell'1,39%.

L'indice complessivo SPI è salito dell'1,31% a quota 12'055,62. Dall'inizio dell'anno lo SMI è cresciuto di quasi il 19%, facendo segnare una performance superiore a quella di altri indici, come il Dow Jones o il DAX tedesco, che sono aumentati rispettivamente del 13 e del 17%.

Oggi ha intanto preso avvio la riunione della Fed americana, che si chiuderà domani con l'annuncio delle decisioni di politica monetaria. Secondo gli analisti la banca centrale USA lascerà i tassi di interesse fermi in una forchetta fra il 2,25% e il 2,50%, ma potrebbe spianare la strada a un taglio del costo del denaro nel 2019.

Il presidente della BCE Mario Draghi, inaugurando un simposio delle banche centrali a Sintra, in Portogallo, ha intanto detto che «ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare qualsiasi effetto collaterale» continuano a far parte degli strumenti a disposizione dell'istituto.

Sulla piazza zurighese gli ordini d'acquisto hanno interessato tutte le blue chip. Solida la prestazione dei pesi massimi difensivi: il colosso dell'alimentare Nestlé ha allungato dello 0,73% (a 102.24 franchi) e ancora meglio hanno fatto i farmaceutici Novartis (+1,95% a 91.43 franchi) e Roche (+1,29% a 278.85 franchi).

In decisa ripresa, dopo un avvio timido, i bancari UBS (+1,30% a 11.655 franchi) e Credit Suisse (+2,05% a 11.66 franchi), ma sono avanzati – nello stesso comparto finanziario – anche gli assicurativi Zurich Insurance (+0,77% a 341.10 franchi), Swiss Life (+0,57% a 477.50 franchi) e Swiss Re (+0,69% a 99.76 franchi).

Da segnalare la forte accelerazione del segmento del lusso, dopo le perdite subite nei giorni scorsi a causa delle tensioni politiche ad Hong Kong: Swatch ha registrato una variazione positiva del 2,52% (a 264.50 franchi) e Richemont del 2,18% (a 81.40 franchi). Tra i titoli ciclici l'incremento più consistente è stato fatto segnare da da ABB (+2,02% a 19.20 franchi).

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