Nessuno sapeva Gigantesco blackout in Brasile, il presidente di Eletrobras rassegna le dimissioni

SDA

16.8.2023 - 09:48

Ferreira Junior aveva subito pressioni da parte del presidente Lula (in foto), contrario alla privatizzazione dell'azienda.
Ferreira Junior aveva subito pressioni da parte del presidente Lula (in foto), contrario alla privatizzazione dell'azienda.
Keystone

Alla vigilia del blackout nazionale verificatosi ieri in Brasile, che ha lasciato senza energia almeno 14 Stati, si era già dimesso il presidente di Eletrobras, la più grande compagnia elettrica dell'America Latina.

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L'improvvisa rinuncia di Wilson Ferreira Junior, resa nota attraverso una comunicazione al mercato, senza fornire dettagli sulla decisione, ha colto di sorpresa gli investitori.

Ferreira Junior era stata oggetto di ripetute pressioni da parte del presidente Luiz Inácio Lula da Silva e di altri ministri del governo, che criticavano la privatizzazione dell'azienda, avvenuta durante il mandato di Jair Bolsonaro, in carica dal 2018 al 2022.

Ferreira Júnior era al comando di Eletrobras dal settembre 2022 ed aveva già diretto il colosso energetico tra il 2016 e il 2021.

Al suo posto è subentrato il presidente del consiglio di amministrazione della società, Ivan de Souza Monteiro.

Quest'ultimo è stato presidente della compagnia petrolifera statale Petrobras durante il governo del presidente Michel Temer, in carica dal 2016 al 2018.

Il blackout ancora senza un perché

Il blackout nazionale ha lasciato almeno 14 stati e milioni di persone del Distretto Federale senza elettricità dalle 8:00 (ora di Brasilia, le 13:00 in Svizzera) di martedì.

Riportati problemi alla distribuzione di elettricità tra gli altri negli Stati di Rio de Janeiro, Minas Gerais, Bahia, Amazonas, Santa Catarina e Rio Grande do Sul, oltre al Distretto Federale.

Il distributore Neoenergia attribuisce il blackout ad un evento del Sistema Nazionale Interconnesso (Sin). Si parla di un'interruzione di 16.000 megawatt «dopo l'apertura dell'Interconnessione Nord/Sudest», ma le cause sono ancora in fase di accertamento.