Mercati azionari Brorsa NY: miglior trimestre da '98

ATS

1.7.2020 - 08:42

Un secondo trimestre da record per la Borsa di New York: il migliore dal 1998.
Un secondo trimestre da record per la Borsa di New York: il migliore dal 1998.
Source: KEYSTONE/AP/Mark Lennihan

Un secondo trimestre stellare per Wall Street, il migliore dal 1998. I listini americani ieri hanno chiuso la seduta in rialzo e archiviato il periodo aprile-giugno con guadagni a due cifre: lo S&P 500 è salito del 20%, il Dow Jones del 18% e il Nasdaq del 30,9%.

Una corsa spinta dagli aiuti stanziati a sostegno all'economia, dalla riapertura dopo i lockdown da coronavirus e dalla speranza di un vaccino. ola Vanche l'oro che ha sfondato i 1800 dollari per la prima volta dal 2011.

Ma fra gli analisti c'è cautela per il prossimo trimestre ed è legata soprattutto all'andamento dei contagi, che continuano a salire negli Stati Uniti facendo temere per lo stato di salute dell'economia.

«La ripresa dell'attività economica è benvenuta ma presenta anche nuove sfide, in particolare la necessità di tenere sotto controllo il virus», afferma Jerome Powell davanti alla commissione servizi finanziari della Camera.

Il presidente della Fed – che nel corso dell'audizione non si toglie mai la mascherina – parla di una prospettiva «straordinariamente incerta» per l'economia: «dipenderà in gran parte dal successo nel contenere il virus. Una piena ripresa è improbabile fino a quando la gente non si sentirà sicura nel tornare a impegnarsi in una serie di attività», spiega davanti ai deputati.

Poco prima Anthony Fauci, il massimo esperto americano in malattie infettive, aveva lanciato l'allarme in Congresso. Fauci ha messo in guardia sul rischio che i casi potrebbero salire fino a 100'000 al giorno se non cambierà l'atteggiamento e non si tornerà a rispettare le regole.

Il solo obbligo federale di indossare la mascherina – afferma uno studio di Goldman Sachs – non solo ridurrebbe l'aumento dei casi giornalieri di coronavirus ma metterebbe anche l'economia al riparo da un crollo al Pil del 5% nel caso in cui nuovi lockdown fossero necessari.

Seduto a distanza di sicurezza da Powell alla Camera c'è il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, che rassicura sulla disponibilità del governo a non far mancare il suo aiuto alla ripresa. «Lavoreremo con il Congresso in modo bipartisan in luglio su qualsiasi» altro aiuto possa essere necessario per l'economia, spiega precisando che ulteriori aiuti saranno mirati a «industrie specifiche» particolarmente colpite dal coronavirus.

Gli investitori seguono Powell e Mnuchin digerendo le loro parole e attendono gli sviluppi e, soprattutto, i dati dall'andamento dei contagi.

Per ora sui mercati non c'è preoccupazione ma, secondo gli osservatori, prima o poi i listini dovranno tornare ad allinearsi con l'economia e questo, anche se non si tradurrà in una correzione, potrebbe comunque aprire la strada a un rallentamento della corsa nei prossimi mesi estivi.

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