FarmaceuticaBuon 2021 per l'industria svizzera delle biotecnologie
mp
14.6.2022 - 14:54
L'industria svizzera delle biotecnologie ha proseguito la sua crescita lo scorso anno, generando in particolare un giro d'affari inedito di 6,7 miliardi di franchi, mentre nel 2020 aveva registrato meno di 5 miliardi.
Keystone-SDA, mp
14.06.2022, 14:54
14.06.2022, 14:55
SDA
Nel 2021, gli investimenti nel settore hanno rappresentato 3,3 miliardi di franchi.
La piazza finanziaria zurighese ha accolto con Polypeptide la sua prima azienda Biotech quotata in borsa da cinque anni a questa parte. I 191 milioni raccolti nel 2021 collocano il produttore di peptide di origine svedese in quinta posizione nella classifica delle operazioni di finanziamento condotte da società biotecnologiche quotate a Zurigo, dietro Idorsia (600 milioni), Bachem (584 mio), Sophia Genetics (234 mio) e Crispr (229 mio), stando al rapporto Biotech 2021 stilato da EY.
Le società in mani private hanno, dal canto loro, generato circa 800 milioni, trascinate dallo specialista renano di citocinesi Anaveon con 110 milioni. Il podio è completato dallo sviluppatore di immunoterapie zurighese Numab Therapeutics con 100 milioni, nonché dal basilese Alentis Therapeutics con 60 milioni.
Il consolidamento in corso nel settore e i fallimenti aziendali non hanno impedito alle società biotecnologiche registrate in Svizzera di proseguire la loro ascesa: a fine dicembre 2021 si contavano nella Confederazione 258 imprese e 65 subappaltatori. Gli effettivi nella ricerca e lo sviluppo hanno a loro volta abbondantemente superato la soglia dei 17'000 dipendenti.
Vivacità negli USA
La cadenza di omologazioni di nuove sostanze di qua e di là dall'Atlantico è un po' rallentata, con 91 nuove autorizzazioni di commercializzazione negli Stati Uniti (97 nel 2021) e 50 (57) via libera in Europa. Il conteggio non tiene conto delle approvazioni provvisorie adottate contro il Covid-19, tra cui un prodotto scoperto dalla società ticinese Humab.
L'industria svizzera delle biotecnologie può inoltre rivendicare la paternità di diversi tra i principali prodotti autorizzati dalla Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia federale Usa per il controllo dei farmaci: a cominciare dal trattamento Aduhelm contro la malattia di Alzheimer ottenuto da Biogen sulla base dei lavori iniziali del laboratorio zurighese Neurimmune.
Sebbene sia promettente, il comparto soffre sempre dell'ampiezza degli investimenti necessari per il suo sviluppo. Gli esperti di EY hanno così calcolato un deficit cumulato di 815 milioni di franchi nel 2021, ridottosi certamente rispetto al miliardo di perdite subito nel 2020, ma nettamente superiore ai 595 milioni del 2019.
Il ramo costituisce inoltre una quota modesta del settore delle scienze della vita, le cui esportazioni hanno superato la soglia dei 100 miliardi l'anno scorso e rappresentano oltre il 40% dell'insieme delle vendite svizzere all'estero.