L'idea di una start-up zurigheseBus di lusso in cui dormire per far concorrenza a treno e aereo?
hm, ats
27.12.2023 - 16:00
Un autobus di lusso, con sedili comodi e allungabili, su cui è possibile anche dormire, per fare concorrenza ai treni notturni, negli ultimi tempi sempre più gettonati, ma anche sempre più cari, come pure agli aerei, più veloci e a buon mercato, ma anche inquinanti.
Keystone-SDA, hm, ats
27.12.2023, 16:00
27.12.2023, 16:14
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È l'idea che sta tentando di realizzare la società Twiliner, una start-up zurighese, riferisce oggi il Tages-Anzeiger (TA).
Il punto di partenza: sempre più consumatori in Svizzera sono sensibili al tema delle emissioni di CO2 e cercano quindi di evitare di ricorrere al viaggio aereo per raggiungere le città europee. La richiesta di treni notturni è esplosa e le tariffe hanno seguito il movimento al rialzo, per una qualità non sempre eccelsa e su una rete ferroviaria continentale già oggi sotto pressione.
Più flessibile può apparire in tal ambito il ricorso ai pullman. Collegamenti notturni stradali esistono già, ma oggi la comodità è limitata. Twiliner – azienda sostenuta dall'agenzia per l'innovazione Innosuisse e dal Fondo pionieristico Migros – propone quindi di puntare sul comfort, ricorrendo a un veicolo con solo 21 posti, con comode poltrone reclinabili, una sorta di business class su quattro ruote.
Ma proprio il sedile si sta rivelando una grande sfida. Nemmeno quelli in uso sugli autobus notturni dell'America Latina sono d'aiuto, «non potrebbero mai essere usati qui», spiega alla testata zurighese Luca Bortolani, una dei fondatori della ditta. Questo perché – anche se muniti di una cintura di sicurezza – il rischio di lesioni gravi viene ritenuto troppo alto: in caso di incidente i passeggeri potrebbero scivolare sotto la cintura e ferirsi.
La giovane azienda ha quindi dovuto sviluppare un proprio sedile che offra lo stesso livello di sicurezza sia in posizione normale che reclinata. Bortolani non vuole rivelare esattamente come questo sia garantito, perché non tutto è al momento ancora brevettato. Ma fa sapere che il sedile Twiliner è modellato su quelli della business class dei velivoli di linea.
I crash test condotti quest'autunno sui prototipi sono stati promettenti. L'approvazione del sedile è prevista per aprile. «E sono convinto al 75% che il nostro primo autobus sarà in circolazione nel settembre 2024», afferma l'imprenditore. Il primo collegamento previsto sarà sulla popolare tratta Zurigo-Barcellona: da anni mancano treni notturni fra le due città.
Il secondo percorso potrebbe essere la cosiddetta «rotta diplomatica»: da Ginevra a Bruxelles, passando per Berna, per poi raggiungere Anversa. L'obiettivo è attirare i dipendenti delle organizzazioni internazionali. Twiliner non si occuperà del trasporto vero e proprio: punta invece su un modello simile a quello di Flixbus, che lavora con imprese partner che poi gestiscono gli autobus.
Bortolani stima a 230 franchi il prezzo del biglietto per andare a Barcellona: una tariffa superiore a quella di molti voli, ma più conveniente dei posti sui treni notturni. A suo avviso l'idea è inoltre ecologica, perché i veicoli saranno alimentati con il cosiddetto biodiesel: ciò significa che un viaggio in bus Twiliner produrrà il 93% in meno di CO2 rispetto a quello in aereo.
Sul tema il Tages-Anzeiger ha interrogato anche un esperto di trasporti, Thomas Sauter-Servaes, professore alla scuola universitaria professionale zurighese di Winterthur (ZHAW). «Abbiamo bisogno di alternative ai viaggi aerei rispettose del clima», afferma. Sulle tratte dove per il momento non ci sono treni notturni, l'offerta «in miniatura» con i bus potrebbe essere utilizzata per aprire il mercato: in altre parole, per verificare se esiste una domanda corrispondente. In seguito potrebbe seguire un servizio di treni notturni.
Perché secondo lo specialista il treno presenta dei vantaggi rispetto ai pullman. «Con un volume di passeggeri più elevato, i convogli possono essere allungati e quindi i costi per passeggero si riducono, cosa che non è possibile con gli autobus». Sauter-Servaes non ritiene inoltre che un viaggio in bus sia altrettanto ecologico di un treno notturno: «Certamente è molto più ecologico dello spostamento in aereo, ma nonostante il biodiesel, c'è ancora la combustione e una maggiore resistenza al rotolamento nei pneumatici, che porta a un maggiore consumo di energia». L'autobus non è quindi ecologico come un treno.
L'esperto non è inoltre sicuro che l'alternativa davvero rilevante all'aereo sia viaggiare di notte, in treno o in autobus. «Dato che lavoriamo sempre più da remoto, i viaggi più lunghi durante il giorno stanno diventando sempre più interessanti: si può andare a Vienna in tutta comodità e lavorare durante il tragitto». A suo avviso lo sviluppo andrà quindi nella direzione di una rete ferroviaria ad alta velocità.
In tutti i casi, gli altri mezzi di trasporto avranno una reale possibilità di competere con gli aerei, per i viaggi lunghi, solo quando il volo diventerà più costoso, osserva Sauter-Servaes. «Se volare rimarrà così economico tutte le altre opzioni rimarranno offerte di nicchia», conclude l'accademico con dottorato in ingegneria dei trasporti conseguito all'università di Berlino.