Stagflazione Ue: c'è chi vede vede nero, il Pil calerà per 4 trimestri

SDA

26.8.2022 - 19:01

Molte nuvole all'orizzonte nei cieli europei.
Molte nuvole all'orizzonte nei cieli europei.
Keystone

Gli analisti del colosso finanziario giapponese Nomura vedono nero per l'economia europea, che a loro avviso subirà l'impatto di una crisi energetica.

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L'euro scenderà in inverno in area 0,9 sul dollaro, il prodotto interno lordo (Pil) dell'Ue si ridurrà per quattro trimestri consecutivi, con una decrescita complessiva dell'1,5%, l'inflazione crescerà ancora prima di raggiungere il suo picco, difficile da stimare fintanto che i prezzi energetici continuano a lievitare, e la Banca centrale europea (Bce), dopo aver alzato i tassi di 150 punti base entro febbraio per frenare l'inflazione, sarà costretta a tagliarli per rianimare un'Europa in recessione.

«Riteniamo che la sfida maggiore che l'Europa dovrà affrontare durante l'inverno non sarà l'inflazione, bensì la stagflazione», afferma la banca giapponese, che vede i rischi del suo scenario base «sbilanciati significativamente verso uno scenario più avverso, con una crescita del Pil più debole o negativa più a lungo e un'inflazione più alta o più persistente».

Ad aggravare la crisi energetica, afferma Nomura, contribuiscono «una serie di condizioni sfavorevoli» quali «l'impatto del cambiamento climatico, con inondazioni improvvise e siccità da record, cui si sommano un rallentamento degli scambi commerciali con la Cina e i rischi di recessione negli Stati Uniti».

Nonostante le ristrettezze sul fronte dell'offerta la Germania non dovrebbe restare a secco di gas, «grazie alle riserve di gnl, ma ancora di più grazie al calo della domanda industriale», che seppure non rappresenti «un elemento positivo per la crescita» quantomeno lascia «sperare che i primi mesi del 2023 non saranno caratterizzati da blackout nel paese».