Previdenza Casse pensione: buoni rendimenti in 8 mesi

ATS

10.9.2019 - 12:18

Con lo stesso capitale, nel 2019 un neo-pensionato riceverebbe mediamente una rendita inferiore dell'8,2% a quella che avrebbe ottenuto quattro anni fa.
Con lo stesso capitale, nel 2019 un neo-pensionato riceverebbe mediamente una rendita inferiore dell'8,2% a quella che avrebbe ottenuto quattro anni fa.
Source: Keystone/GAETAN BALLY

Performance positiva nei primi otto mesi dell'anno per le casse pensione svizzere: i rendimenti sono stati eccezionalmente elevati. Tuttavia le prospettive restano cupe a causa dei bassi tassi d'interesse.

In media gli istituti di previdenza hanno raggiunto fino alla fine di agosto un rendimento del 7,9%, dopo un -2,7% nello stesso periodo del 2018, indica la società di consulenza agli investimenti Complementa. Stando allo studio «Risiko Check-up 2019» è salito anche il grado di copertura, di 6,4 punti percentuali rispetto a inizio anno, al 109,1%.

Ma nonostante queste cifre positive negli ultimi mesi le prospettive di rendimento sono peggiorate: Complementa calcola per il mix d'investimento attuale del secondo pilastro un rendimento a medio termine di appena il 2,1%, insufficiente per coprire gli impegni.

Per questo le casse pensione tenteranno anche in futuro di adottare adeguamenti sul fronte delle prestazioni. Ciò toccherà in primo luogo i lavoratori, con interessi che secondo Complementa nei prossimi anni molto probabilmente scenderanno al di sotto dell'attuale minimo dell'1,5%.

Inoltre i nuovi pensionati saranno confrontati ogni anno a tassi di conversione più bassi. Mentre il tasso minimo continua a situarsi al 6,8%, gli istituti di previdenza adeguano i tassi d'interesse e applicano attualmente un 5,63%, lo 0,18% in meno dell'anno scorso. Con lo stesso capitale, nel 2019 un neo-pensionato riceverebbe mediamente una rendita inferiore dell'8,2% a quella che avrebbe ottenuto quattro anni fa.

Per riuscire ad avere un rendimento il più elevato possibile le casse pensione investono di più in immobili: questi promettono rendimenti maggiori delle obbligazioni e sono meno volatili delle azioni. Attualmente la quota di immobili supera il 20% nell'allocazione dei patrimoni, il che significa che una parte essenziale del patrimonio è direttamente interessata da una possibile crisi immobiliare.

Per lo studio Complementa ha raccolto informazioni dai rapporti d'esercizio di 437 istituti di previdenza per un patrimonio complessivo di 650 miliardi di franchi.

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