Più grave del previstoCiberattacco alla NZZ: gli hacker minacciano di pubblicare i dati dei dipendenti
ev, ats
22.4.2023 - 13:24
L'attacco informatico di un mese fa alla casa editrice della «Neue Zürcher Zeitung» (NZZ) è più grave di quanto ipotizzato finora.
ev, ats
22.04.2023, 13:24
22.04.2023, 14:35
SDA
Secondo l'impresa, un gruppo di hacker si è presumibilmente impadronito di dati riservati dei dipendenti e minaccia di pubblicarli su Internet.
Un gruppo con il nome «Play» ha rivendicato la responsabilità del ciberattacco e ha annunciato sul darknet di essere in possesso dei dati, ha indicato oggi a Keystone-ATS la NZZ, confermando informazioni in tal senso di diversi media. C'è la possibilità che i dati siano pubblicati a partire da lunedì, ha aggiunto.
Secondo proprie indicazioni gli hacker intendono pubblicare il 24 aprile dati relativi a salari, progetti e dipendenti. Secondo informazioni di Keystone-ATS, gli hacker avrebbero chiesto un riscatto alla NZZ. L'impresa non si è espressa in proposito.
L'entità del furto è oggetto di indagini ha precisato la NZZ. L'impresa sta collaborando con le autorità competenti, la polizia e i propri esperti di sicurezza informatica.
L'attacco: come e quando?
I sistemi informatici comuni delle case editrici NZZ e CH Media sono stati attaccati da pirati informatici il 24 marzo.
In seguito a ciò le tre testate «Aargauer Zeitung», «Luzerner Zeitung» e «St. Galler Tagblatt» hanno dovuto temporaneamente rinunciare alle loro diverse sezioni regionali. Anche la «NZZ» è apparsa in modo ridotto in alcuni giorni. Nel frattempo, i giornali sono tornati alla normalità.
I criminali nel loro attacco informatico hanno utilizzato un cosiddetto ransomware.
Gli hacker possono usarlo per penetrare nel sistema informatico di una vittima e ottenere l'accesso a sistemi informatici o a dati o bloccarli. Possono anche bloccare le vittime con una tecnologia di crittografia e chiedere un riscatto.