La Cina chiude il 2021 con un boom del surplus commerciale a 676 miliardi di dollari grazie alle esportazioni in aumento del 29,9% con la solida domanda globale legata alla riapertura di molti Paesi dopo il superamento della parte più dura della crisi pandemica.
14.01.2022, 08:06
14.01.2022, 08:09
SDA
Le importazioni, in base ai dati diffusi dalle Dogane, sono cresciute del 30,1%.
Soltanto a dicembre, l'export è salito del 20,9% (poco più delle previsioni), mentre l'import del 19,5% (sotto le attese), generando un surplus di 94,46 miliardi, che il più ampio mai registrato su base mensile.
I 676,8 miliardi di dollari di surplus del 2021 si confrontano con i 535,03 miliardi del 2020, beneficiando dell'impennata dell'export maturata in scia all'aumento delle spedizioni di prodotti meccanici e dell'elettronica, ha affermato il portavoce delle Dogane, Li Kuiwen, presentando i dati.
Malgrado i risultati più che positivi finora raggiunti, l'economia «affronta una triplice pressione di contrazione della domanda, di shock dell'offerta e di indebolimento delle aspettative», ha aggiunto Li.
I fattori di incertezza sono diversi, a partire dall'impatto che la variante Omicron del Covid 19 – affacciatasi ufficialmente in Cina – potrebbe avere sul fronte della produzione e dei consumi, scuotendo l'export che si conferma, nonostante gli sforzi sul consolidamento della strategia della «doppia circolazione», come l'unico motore a sostegno dell'economia.
Gli Stati Uniti restano nel 2021 il principale partner commerciale della Cina su base nazionale, mentre si piazzano al terzo posto dopo Asean e Ue nel calcolo per macroaree.
Secondo i dati diffusi dalle Dogane, l'export cinese verso gli Usa è aumentato del 27,5%, a 576,11 miliardi di dollari, mentre l'import del 32,7%, a 179,53 miliardi, generando un surplus commerciale di 396,58 miliardi, in rialzo per il secondo anno consecutivo dopo il calo accusato tra il 2018 e il 2019 in scia alle tensioni commerciali e alla guerra dei dazi tra i due Paesi avviate durante l'amministrazione di Donald Trump.
Nel solo mese di dicembre, il surplus della Cina verso gli Stati Uniti si è attestato a 39,23 miliardi, portando il totale per l'intero 2021 a quota 396,58, in aumento del 25% sul 2020.
Un'impennata, alimentata dall'emergenza Covid, che ha limitato gli effetti della «fase 1» dell'accordo commerciale firmato a gennaio 2020 che ha segnato il cessate il fuoco nella dura guerra dei dazi tra Pechino e Washington, mentre le parti devono ancora confermare i prossimi passi.
La «fase 1», in vigore da febbraio 2020, prevedeva che Pechino avrebbe dovuto aumentare gli acquisti di beni americani di 200 miliardi di dollari negli anni 2020 e 2021, rispetto ai valori del 2017, al fine di tentare di riequilibrare il cronico deficit commerciale: tuttavia, la Cina avrebbe raggiunto solo al 60% del target pattuito, in base ai dati di novembre compilati dal think tank Peterson Institute for International Economics.