Congiuntura Cina: vola Pil nel primo trimestre 2021, +18,3% annuo

SDA

16.4.2021 - 08:12

Un cantiere in Cina. L'economia cinese è cresciuta a gennaio-marzo al ritmo più veloce mai segnato nelle statistiche ufficiali (immagine simbolica).
Un cantiere in Cina. L'economia cinese è cresciuta a gennaio-marzo al ritmo più veloce mai segnato nelle statistiche ufficiali (immagine simbolica).
Keystone

Il prodotto interno lordo (Pil) del primo trimestre in Cina vola del 18,3% su base annua: il balzo record, nel pieno della ripresa del post Covid-19, si confronta con il tonfo storico a -6,8% del primo trimestre 2020.

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In termini congiunturali, la crescita è dello 0,6%, secondo i dati forniti dall'Ufficio nazionale di statistica.

L'economia cinese è cresciuta a gennaio-marzo al ritmo più veloce mai segnato nelle statistiche ufficiali, in una brusca inversione di tendenza rispetto alla contrazione storica causata nello stesso periodo 2020 dall'epidemia di Covid-19.

La seconda economia più grande al mondo, l'unica tra le maggiori ad avere avuto lo scorso anno un Pil positivo (+2,3%), ha beneficiato nei primi mesi del 2021 del trend delle vendite al dettaglio e dell'attività industriale, nonché delle esportazioni migliori del previsto.

Nonostante il balzo record, il +18,3% è poco sotto il 19% atteso in media dagli analisti, mentre il +0,6% congiunturale si confronta col +1,5% stimato alla vigilia.

«L'economia nazionale ha avuto un buon inizio», ha affermato il portavoce dell'Ufficio nazionale di statistica Liu Aihua, ammettendo che il picco della crescita è stato in parte dovuto a «fattori incomparabili, come la bassa cifra di base dello scorso anno e l'aumento dei «giorni lavorativi a causa della permanenza delle persone durante le vacanze del Capodanno lunare».

I lavoratori migranti, infatti, erano stati esortati a rimanere nelle aree di lavoro durante la pausa per timore che i considerevoli spostamenti potessero portare a epidemie locali. Liu ha aggiunto che la crescita su base trimestrale ha «dimostrato una ripresa costante».

In tutti i settori chiave, la Cina ha avviato il suo rimbalzo economico dopo che la cautela intorno al periodo delle vacanze si è attenuata e i consumi interni hanno trovato slancio. A marzo, la produzione industriale è aumentata del 14,1% su base annua, portando la crescita del primo trimestre al 24,5%, mentre le vendite al dettaglio sono salite del 34,2%, per un totale nei primi tre mesi a +33,9%.

Tuttavia, Liu ha invitato alla prudenza, soprattutto perché il panorama internazionale riserva ancora «elevate incertezze». Il tasso di disoccupazione, relativo alla componente urbana, è sceso al 5,3% dal 5,5% di febbraio.

Da segnalare, inoltre, la maggiore domanda da parte dei partner commerciali emersi dalla pandemia, che ha alimentato la produzione industriale e gli investimenti cinesi: l'export è aumentato del 49% nel trimestre, a 710 miliardi di dollari (669 miliardi di franchi), mentre l'import del 28%, a 593,6 miliardi di dollari.

La Cina prevede una crescita del Pil del 6% per il 2021, il primo anno del nuovo piano economico e sociale quinquennale del governo, basato sul nuovo modello di sviluppo con i consumi interni guidati dall'avanzamento nazionale delle tecnologie ad alto valore aggiunto.