Industria chimica Clariant nel mirino della borsa, sanzioni in vista

Clariant rimane nel mirino delle autorità borsistiche, che chiedono al colosso chimico basilese di pagare per gli errori commessi in passato nella presentazione dei suoi conti.

SIX Exchange Regulation (SER), l'istanza indipendente in seno al gruppo finanziario SIX che opera come sorvegliante delle società quotate alla borsa di Zurigo, ha chiesto alla competente commissione delle sanzioni di intervenire sulla vicenda, ha indicato oggi la stessa SER. L'organismo è giunto alla conclusione che nei bilanci annuali 2020 e 2021 vi siano accantonamenti ingiustificati e che siano state fornite informazioni insufficienti in relazione alla correzione di tali errori.

Come si ricorderà, Clariant aveva già avuto problemi l'anno scorso quando erano emerse irregolarità contabili relative alle due annate precedenti. Questo aveva comportato un ritardo nella pubblicazione dei conti 2021, cosa che aveva messo in allarme gli investitori: i bilanci definitivi erano stati presentati solo in maggio. Il responsabile delle finanze dell'epoca aveva dovuto lasciare l'azienda.

La richiesta odierna di sanzione non è una sorpresa, ha commentato un portavoce di Clariant interpellato dall'agenzia Awp. L'azienda afferma di cooperare pienamente con le autorità che stanno seguendo il caso.

Parallelamente la SER nell'ambito della stessa vicenda ha avviato un'inchiesta separata nel gennaio 2023 per sospetta violazione delle le normative riguardanti la divulgazione di informazioni che possono influenzare il corso delle azioni (cosiddette comunicazioni ad hoc).

Le comunicazioni odierne sembrano aver avuto scarso impatto in borsa: a due ore dall'inizio delle contrattazioni il titolo Clariant si presentava in rialzo frazionale, leggermente più dinamico di un mercato generalmente fermo sul posto. La performance è del +4% dall'inizio dell'anno e del +3% sull'arco di un anno. Va anche detto che il gruppo ha anche appena presentato i conti 2022: i dati sono stati diffusi ieri.