Carte di debito COMCO indaga su Mastercard

es, ats

16.2.2021 - 17:02

La COMCO vuole appurare se Mastercard abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato.
La COMCO vuole appurare se Mastercard abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato.
Keystone

La Commissione della concorrenza (COMCO) ha aperto un'inchiesta contro Mastercard per presunto intralcio al sistema National Cash Scheme (NCS) di SIX per i bancomat.

NCS è un sistema sviluppato dall'impresa SIX che permette il ritiro e il versamento di contanti e di consultare il saldo sul conto presso tutti i bancomat in Svizzera, anche quelli di banche diverse dalla propria, spiega una nota diffusa oggi dalla COMCO.

L'inchiesta è stata avviata sulla base di una denuncia di SIX, secondo la quale Mastercard impedirebbe a NCS di entrare sul mercato rifiutando di accettare il «Co-Badging» sulle nuove Debit Mastercard con il sistema NCS.

Affinché una transazione NCS possa avvenire al momento dell'utilizzazione di una carta di debito Mastercard, il sistema NCS dev'essere integrato nella stessa carta accanto al sistema Mastercard. Questa integrazione, chiamata «Co-Badging», consiste nell'abbinare diverse applicazioni di pagamento sulla stessa carta di debito.

La COMCO vuole appurare se Mastercard abbia abusato della sua posizione dominante sul mercato. Per la durata dell'inchiesta ha deciso dei provvedimenti cautelari, viene affermato nel comunicato in cui si precisa soltanto che questi permettono alle banche emettitrici di preparare le carte di debito ad un'eventuale futura attivazione del sistema NCS.

Interrogata dall'agenzia AWP, Mastercard afferma di prendere atto della decisione della COMCO e di accogliere perfino favorevolmente un'indagine approfondita delle condizioni di mercato nel settore dei distributori automatici di denaro. I provvedimenti non contengono però alcun giudizio conclusivo del comportamento delle parti in conflitto, che emergerà soltanto al termine dell'inchiesta.

Mastercard sottolinea inoltre che non ci sono le condizioni per le misure cautelari decise e che quindi queste saranno impugnate davanti al Tribunale amministrativo federale (TAF).

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