Dati provvisori Commercio al dettaglio, vendite stabili in Svizzera nel 2023

bt, ats

17.1.2024 - 16:01

Il settore è stato trainato dalle derrate alimentari.
Il settore è stato trainato dalle derrate alimentari.
Keystone

Numerosi fattori hanno pesato sulle attività del commercio al dettaglio elvetico nel 2023, ma il settore ha dato prova di resilienza. Secondo la Swiss Retail Federation le vendite sono state all'incirca pari rispetto a quelle dell'anno precedente.

Keystone-SDA, bt, ats

I dati definitivi relativi al 2023 non sono invero ancora disponibili, ma un'analisi dei pagamenti tramite carte di credito e di debito indica che il risultato del giro d'affari sarà al livello del 2022, riferisce una nota odierna. Il collasso temuto dagli addetti ai lavori non si è dunque materializzato.

La domanda interna è rimasta robusta, in particolare grazie a un potere d'acquisto mantenutosi elevato, scrive l'associazione di settore. Il periodo delle feste di fine anno, per il quale si ipotizzava un crollo delle vendite fino al 20%, ha in realtà tenuto botta, con un contenuto calo dell'1,3% in dicembre (peraltro preceduto dal +3,6% messo a segno in novembre).

Se nel 2022 il rimbalzo post Covid del settore non alimentare aveva sostenuto la crescita, l'anno scorso a fungere da motore è stato proprio il cibo. Il commercio stazionario si è inoltre mostrato più dinamico di quello online.

La solidità sfoggiata negli ultimi dodici mesi non offre comunque garanzie per l'immediato futuro. «È tutto tranne che sicuro che il volume delle vendite possa essere mantenuto nel 2024», avverte la Swiss Retail Federation.

La pressione della concorrenza, soprattutto internazionale, resta infatti forte, sia su Internet sia attraverso il turismo degli acquisti, fenomeno che potrebbe ulteriormente intensificarsi in un contesto di deprezzamento dell'euro. Da un sondaggio condotto dall'organizzazione rivolgendosi ai suoi membri emerge che oltre un terzo dei commercianti svizzeri si attende un risultato inferiore alla media nel 2024.