Servizio di confronti Comparis nei guai, in vista un licenziamento collettivo

es, ats

2.3.2023 - 22:14

Dopo essere finito nelle cifre rosse lo scorso anno, il servizio di confronti online Comparis.ch rischia di registrare nuove perdite nel 2023, complice la la minaccia dell'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) di confiscare, nell'ambito della procedura di enforcement in corso, gli utili generati dal 2015 in poi dall'intermediazione nel settore delle assicurazioni. Pertanto il gruppo ha deciso una ristrutturazione.

Comparis deve risparmiare. Immagine illustrativa d'archivio.
Comparis deve risparmiare. Immagine illustrativa d'archivio.
KEYSTONE/GAETAN BALLY

Keystone-SDA, es, ats

La minaccia della confisca degli utili è legata a una controversia tra la FINMA e Comparis che dura da tre anni e mezzo. Secondo l'Autorità la società avrebbe dovuto registrarsi per operare come intermediario assicurativo.

Comparis – si legge in una nota diffusa stasera – ritiene che l'offerta di confronti assicurativi e l'intermediazione di indirizzi non costituiscano un'intermediazione assicurativa, soprattutto se l'utente si rivolge poi a un intermediario assicurativo, come previsto.

«Questa situazione costringe l'azienda ad agire con prudenza e a costituire al più presto accantonamenti per milioni di franchi, anche se i giuristi giudicano bassa la probabilità di una simile confisca degli utili», afferma il fondatore e e presidente del Consiglio di amministrazione di Comparis Richard Eisler nel comunicato.

Avviata una procedura di licenziamento collettivo

Indipendentemente dall'esito della controversia, il Gruppo Comparis è costretto ad adeguare la sua strategia di crescita e ad effettuare una riorganizzazione.

Presso il servizio di confronti online Comparis.ch è stata avviata anche la procedura per un licenziamento collettivo. È previsto un piano sociale per tutti i dipendenti del gruppo toccati dalla misura, viene affermato senza fornire numeri.

«Siamo estremamente dispiaciuti di dover adottare tali misure. La direzione aziendale non è riuscita a raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita. Per garantire la nostra stabilità finanziaria e la nostra capacità di operare in modo sostenibile, siamo costretti a ridurre drasticamente la nostra base dei costi a livello di gruppo», dichiara Ingo Kopido, membro del Consiglio di amministrazione di Decisis Holding, cui fa capo Comparis, e CEO in carica dal 1. gennaio.