Turismo invernale Col freddo più gente sulle piste da sci svizzere

hm, ats

7.2.2023 - 17:05

Non sono mancati gli sciatori in gennaio.
Non sono mancati gli sciatori in gennaio.
Keystone

Grazie a una seconda parte di gennaio con temperature di nuovo più rigide il settore del turismo invernale ha recuperato terreno in Svizzera.

Keystone-SDA, hm, ats

Nell'ambito degli impianti di risalita l'affluenza è calata questo inverno del 17% e il fatturato del 8%, nel confronto fra la stagione 2022/2023 (dati sino a fine gennaio) e lo stesso periodo del 2021/22, che era stato peraltro molto buono a nord della Alpi, ma assai difficile in Ticino.

Lo indica oggi l'associazione di categoria Funivie svizzere, aggiungendo che le buone condizioni di gennaio sono riuscite solo parzialmente a compensare la carenza di neve in dicembre. Alla fine del mese scorso si registrava infatti ancora una contrazione del 24% dei primi ingressi.

Rispetto alla media degli ultimi cinque anni il calo attuale dell'affluenza è del 6%, mentre a livello di ricavi si registra una crescita del 4%: un indizio che può far ritenere come i prezzi siano aumentati.

Aumento del fatturato in Ticino

Per quanto riguarda l'evoluzione regionale, il Ticino segna +434% di ingressi e +52% di fatturato nel confronto con l'anno prima, quando praticamente sino a fine dicembre non era caduta neve.

Tutte in negativo sono invece le principali regioni sciistiche, vale a dire Vallese (rispettivamente -10% e -5%), Grigioni (-8% e -2%) e Oberland bernese (-29% e -17%).

Diverso è il quadro se si tiene conto della media quinquennale: in tal caso il Ticino mette a referto -34% e -24%, il Vallese +10% e +13%, i Grigioni +2% e +12% e l'Oberland bernese -22% e -11%.