SvizzeraL'ex presidente del PS Bodenmann: «I Verdi spingono verso il nucleare»
hm, ats
12.9.2023 - 14:00
Con la loro opposizione ai grandi progetti solari alpini i Verdi fantasticano su un futuro a cui non contribuiscono affatto e concretamente riaprono la porta al nucleare.
hm, ats
12.09.2023, 14:00
12.09.2023, 14:48
SDA
È il giudizio di Peter Bodenmann, ex presidente del Partito socialista svizzero (PS) e fervente sostenitore dei parchi in montagna, che accusa anche tutte le formazioni politiche elvetiche di non avere nessuna idea di come garantire l'approvvigionamento energetico della Svizzera nell'immediato futuro.
All'indomani del «no »opposto nel fine settimana alle urne dai cittadini in Vallese a un decreto che avrebbe permesso di velocizzare le procedure di autorizzazioni degli impianti solari in alta montagna, Bodenmann spara ad alzo zero sugli ecologisti, ma non solo su loro.
«Nell'Alto Vallese, la popolazione era molto ben informata: due terzi dei cittadini hanno votato a favore», analizza in un'intervista pubblicata oggi da Tages-Anzeiger (TA). «I comuni di Oberwald, Grengiols, Binn, Gondo, Törbel ed Eisten, in cui erano previsti gli impianti, hanno votato chiaramente a favore».
«Una volta si diceva: pensare globalmente, agire a livello locale. Ora i Verdi si comportano in modo paternalistico con comunità interessate. Il progetto è stato respinto nel Vallese francofono, dove non è previsto quasi nessun impianto solare alpino», sottolinea il 71enne.
Preoccupazione per l'energia atomica
Il no al cosiddetto Solar Express – chiede il giornalista di TA – può ora dare nuovo dinamismo ai fautori dell'energia atomica? «Certamente», risponde l'intervistato. «La lobby del nucleare in Svizzera dispone di nuove persone capaci, come Annalisa Manera, professoressa al Politecnico federale di Zurigo.
La docente propone di costruire da due a quattro nuove centrali atomiche di terza generazione. Queste dovrebbero essere fino a cento volte più sicure delle attuali centrali elvetiche. Proposte come questa hanno di nuovo una chance politica».
«Non c'è un piano per i prossimi 10 anni»
«Noto che nessun partito in Svizzera ha ancora proposto un'idea su come garantire l'approvvigionamento energetico del paese nei prossimi dieci anni», prosegue quello che è stato anche il primo consigliere di Stato socialista nella storia del Vallese (1997-1999).
«In un modo o nell'altro, a medio termine ci mancheranno 25 miliardi di chilowattora di elettricità invernale. Potremmo ridurre in modo massiccio questo deficit con impianti solari alpini. Finché non ci saranno chiari piani su come rifornire la Svizzera di elettricità la lobby del nucleare ne trarrà vantaggio: in questo senso i Verdi sono i più efficienti portatori d'acqua per l'UDC e l'energia nucleare».
«I Verdi non vogliono né centrali solari efficienti, né turbine eoliche, né energia geotermica», sostiene l'ex numero uno del PS svizzero (dal 1990 al 1997). «Fantasticano su un futuro al quale non contribuiscono affatto», aggiunge.
«Un impianto fotovoltaico nelle Alpi produce quattro volte più energia per pannello solare in inverno rispetto a un dispositivo solare privato da qualche parte nei banchi di nebbia dell'Altopiano. Finché i Verdi non lo capiranno, aiuteranno la lobby nucleare».
In Svizzera opzione atomica non ancora fuori discussione?
Secondo Bodenmann, che dopo l'abbandono della politica attiva è diventato albergatore a Briga, continuando però sempre a esprimersi su temi politici ed economici, in particolare attraverso collaborazioni con testate quali Blick, L'Hebdo e Weltwoche, l'opzione atomica in Svizzera non è ancora fuori discussione.
«Non escludo nemmeno che i Verdi svizzeri cambino improvvisamente rotta: in Finlandia, ad esempio, i Verdi stanno esercitando una forte pressione a favore delle centrali nucleari».
Cosa succederà ora con l'utilizzo dell'energia solare alpina nel Vallese? «Le cose si muoveranno po' più lentamente, ma questo ha anche il suo lato favorevole. L'efficienza delle celle solari aumenta ogni anno. Si può produrre sempre di più con superfici più piccole e questo è positivo soprattutto per gli impianti solari alpini. E dobbiamo fermare le eccessive sovvenzioni», conclude l'ex consigliere nazionale (1987-1997), figlio del consigliere agli stati Hermann Bodenmann (1921-1994), esponente dell'allora PPD, il partito storicamente di gran lunga dominante in Vallese.