Banche sotto pressione Credit Suisse, chiesto un cambio di cultura aziendale

hm, ats

23.4.2021 - 16:02

Credit Suisse continua ad essere il tema del momento nel panorama economico elvetico.
Credit Suisse continua ad essere il tema del momento nel panorama economico elvetico.
Keystone

I fallimenti relativi ai casi Archegos e Greensill devono aprire gli occhi a Credit Suisse (CS), chiamata a ripensare la sua strategia e la sua cultura aziendale, troppo incentrata sull'assunzione di rischi.

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Lo afferma Actares, associazione di azionisti per un'economia sostenibile, a pochi giorni dall'assemblea generale in programma venerdì prossimo.

«Credit Suisse si trova in una crisi esistenziale che non può essere superata con il business as usual», il ritorno ai normali affari, afferma Actares in un comunicato odierno. L'organismo si chiede come possa funzionare la strategia di diversificazione che si basa sui tre pilastri gestione patrimoniale, amministrazione di attivi e banca d'investimento, comparti che presentano profonde differenze dal profilo del rischio.

Il caso Greensill mostra che l'istituto non è riuscito a padroneggiare la complessa gestione del rischio necessaria per un importante cliente. Per quanto riguarda Archegos, la società ha concesso enormi prestiti senza avere un quadro completo delle sue finanze. Actares cita anche i casi relativi al Mozambico, una vicenda di frode, appropriazione indebita e corruzione, nonché a Patrice Lescaudron, un banchiere al soldo di CS che si occupava di clienti dell'Europa dell'est coinvolto in uno scandalo.

La società di consulenza per gli investitori invita i membri del consiglio di amministrazione di Credit Suisse a dimettersi se le indagini sul crollo del fondo di investimento statunitense e della società di servizi finanziari anglo-australiana confermeranno che non hanno sufficientemente adempiuto alla loro funzione di supervisione.

I diversi scandali hanno causato un danno di reputazione enorme negli ultimi anni, prosegue Actares. «Solo un cambiamento fondamentale nella cultura aziendale di Credit Suisse può ripristinare la fiducia dei clienti, degli investitori e degli altri attori, quali per esempio le migliaia di dipendenti».

Secondo l'associazione sono assolutamente necessari una cultura della trasparenza, una politica dei compensi orientata alla creazione di valore sostenibile e il rispetto di criteri ESG (environmental, social and governance, cioè ambientali, sociali e di buon governo d'impresa).

«Ogni crisi rappresenta anche un'opportunità», si legge nella nota. «La responsabilità dell'attuazione di un difficile rinnovo ricade sul presidente del consiglio di amministrazione designato António Horta-Osório. Actares chiede al nuovo presidente di trarre le dovute conseguenze, di mettersi subito al lavoro e di compiere i passi necessari per preparare la banca per un futuro in un mondo sostenibile».

Nel frattempo agli azionisti viene chiesto di respingere il rapporto sulle remunerazioni, l'utilizzo degli utili e il versamento dividendo, in quanto considerato non economicamente giustificato. Viene anche auspicato l'esonero dal consiglio di amministrazione di Andreas Gottschling, presidente della commissione rischi in seno all'organo di sorveglianza.