Nuovo crollo in borsa Meno di 2 franchi per un'azione Credit Suisse: è il minimo di sempre

ats

15.3.2023 - 11:07

Non c'è pace per la grande banca.
Non c'è pace per la grande banca.
Keystone

Per la prima volta nella storia basta meno di una moneta da 2 franchi per comprare un'azione di Credit Suisse (CS).

15.3.2023 - 11:07

Il corso del titolo della grande banca ha subito un ennesimo crollo stamane alle borsa di Zurigo, arrivando a perdere il 10% e toccando un minimo a 1,9935 franchi.

Il valore dell'istituto fondato da Alfred Escher (1819-1882) ha perso il 19% da inizio gennaio e il 71% sull'arco di un anno: se poi si risale indietro nel tempo si trova ancora un prezzo dell'azione a 96 franchi nel 2007. Nel frattempo la capitalizzazione borsistica è ormai ridotta a 8 miliardi, a fronte – a titolo di paragone – dei quasi 55 miliardi di UBS.

Le ultime difficoltà del titolo sono legate alle indicazioni espresse oggi dal suo principale azionista, Saudi National Bank (SNB): il presidente dell'istituto saudita Ammar Al Khudairy ha escluso ulteriori aiuti finanziari alla banca elvetica.

«La risposta è un no assoluto», ha affermato il dirigente ai microfoni di Bloomberg. «Per molte ragioni, le più semplici delle quali sono di carattere normativo e statutario», ha aggiunto. Come si ricorderà SNB è diventato nuovo azionista di maggioranza lo scorso autunno in occasione dell'aumento di capitale di CS e attualmente detiene il 9,9% delle azioni della società.

«Abbiamo solidi coefficienti patrimoniali»

In precedenza sempre in dichiarazioni rilasciate oggi a Bloomberg il presidente del consiglio di amministrazione Axel Lehmann aveva detto che non sarebbe corretto paragonare gli attuali problemi di Credit Suisse con il recente collasso dell'americana Silicon Valley Bank (SVB), soprattutto perché le banche sono regolamentate in modo diverso. «Abbiamo solidi coefficienti patrimoniali, un bilancio solido: quindi il sostegno dello stato non è un tema che riguarda la nostra banca», ha aggiunto il 64enne.

Ieri il presidente della direzione Ulrich Körner si era detto fiducioso sui progressi della profonda ristrutturazione della banca. Ma nel rapporto d'esercizio pubblicato nello stesso giorno la banca aveva anche ammesso che i deflussi di clienti stavano continuando.

Come noto la società è impegnata in una profonda revisione della sua attività, dopo le disavventure occorse negli ultimi anni. Nel 2022 l'istituto ha subito una maxi-perdita di 7,3 miliardi di franchi, che segue il rosso di 1,6 miliardi dell'anno prima.

ats