Rispetto sanzioni Credit Suisse nel mirino di deputati statunitensi

hm, ats

29.3.2022 - 16:01

Credit Suisse fa una volta ancora parlare di sé.
Credit Suisse fa una volta ancora parlare di sé.
Keystone

Credit Suisse nel mirino di deputati americani: due membri di spicco della Camera dei rappresentanti di Washington hanno scritto al Ceo Thomas Gottstein per conoscere i dettagli su come la banca elvetica stia applicando le sanzioni internazionali contro la Russia.

Keystone-SDA, hm, ats

Le notizie pubblicate dalla stampa secondo le quali l'istituto avrebbe chiesto agli investitori di distruggere i documenti relativi ai prestiti a facoltosi cittadini russi hanno sollevato «grandi dubbi» sulla conformità alle regole di Credit Suisse, si legge nella lettera il cui contenuto è stato reso noto ieri. La banca è invitata a fornire entro l'11 aprile tutti i documenti e le informazioni relative ai crediti in questione.

La missiva è stata firmata dai deputati Carolyn Maloney, presidente del Comitato di supervisione e riforma della Camera dei rappresentanti (cioè il più importante comitato investigativo del ramo del parlamento), e Stephen Lynch, membro della Sottocommissione di sicurezza nazionale, sviluppo internazionale e politica monetaria. Entrambi sono parlamentari del partito democratico, la prima (76enne) per New York e il secondo (66enne) per il Massachusetts.

Secondo il Financial Times Credit Suisse avrebbe cartolarizzato i prestiti concessi a ricchi cittadini russi per venderli ad investitori: in gioco vi sarebbero 2 miliardi di dollari – garantiti da yacht, aerei o immobili – venduti a diversi hedge fund, in cambio di un allettante tasso di interesse dell'11%.

Secondo la testata londinese l'istituto avrebbe nel frattempo invitato le società d'investimento a distruggere o a cancellare le informazioni. La banca nega per contro di aver chiesto la distruzione di dati e sostiene che le sanzioni contro la Russia sono state «pienamente rispettate».