BancheCredit Suisse sostituisce un dirigente dopo la vicenda Greensill
hm, ats
18.3.2021 - 11:01
Credit Suisse trae le prime conseguenze a livello di personale e organizzativo dalle turbolenze dovute alla vicenda dei fondi Greensill: il comparto Asset Managment cambia dirigente e verrà reso autonomo.
Keystone-SDA, hm, ats
18.03.2021, 11:01
18.03.2021, 11:12
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Le attività vengono scorporate dall'unità International Wealth Management per diventare una divisione a sé stante, ha indicato oggi la grande banca. L'attuale responsabile Eric Varvel lascerà l'incarico a fine mese, per dedicarsi ad altri compiti all'interno dell'istituto. Gli succederà Ulrich Körner, che dal 2014 al 2019 è stato alla guida del medesimo comparto presso UBS.
«Sono convinto che Ulrich Körner darà un contributo decisivo alla gestione del lavoro che ci attende nella situazione attuale e che condurrà la nuova divisione Asset Management verso un futuro di successo», afferma il presidente della direzione Thomas Gottstein, citato in un comunicato.
Credit Suisse ha avviato all'inizio di questo mese la liquidazione di quattro fondi gestiti dalla banca insieme alla società anglo-australiana Greensill Capital, ormai insolvente. La vicenda ha già fatto scattare la sospensione di tre persone in seno all'istituto elvetico.
La banca è però ben lungi dal poter chiudere il capitolo. Sta infatti affrontando indagini da parte dell'autorità di vigilanza dei mercati finanziari Finma e di altri regolatori, stando al rapporto annuale pubblicato oggi. Inoltre alcuni investitori hanno già minacciato azioni legali. I potenziali costi della risoluzione del caso potrebbero avere un impatto sui risultati operativi del gruppo, avverte l'istituto. Non è ancora però possibile avanzare cifre concrete.
Martedì in una conferenza per gli investitori Gottstein non aveva nemmeno escluso danni in relazione alla reputazione della società, con possibile conseguente esodo di clienti e una perdita di beni in gestione.
Al centro della vicenda vi sono 10 miliardi di dollari investiti in prodotti di «supply chain finance», cioè di finanziamento della catena di approvvigionamento delle aziende, strumenti che sono stati anche al centro di critiche. Credit Suisse ha inoltre concesso una linea di credito di 140 milioni a Lex Greensill, il finanziere australiano fondatore nel 2011 dell'omonima società finanziaria che lo scorso 8 marzo si è dichiarata insolvente.