Mercato del lavoro Disoccupazione stabile in Svizzera e in Ticino

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6.6.2024 - 07:57

Immagine d'illustrazione
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Disoccupazione stabile in Svizzera, perlomeno a livello mensile: in maggio il tasso dei senza lavoro si è attestato al 2,3%, come in aprile, e valore lievemente inferiore al 2,4% registrato in febbraio e marzo. Sull'arco di dodici mesi si registra però un incremento di 0,4 punti.

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Stando ai dati diffusi oggi dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) alla fine del quinto mese dell'anno il numero dei disoccupati iscritti agli uffici regionali di collocamento (URC) è sceso a 105’500 (cifre assolute arrotondate al centinaio, per facilità di lettura), cioè 1500 in meno di aprile, ma 17'400 in più di un anno prima.

A titolo di confronto, nel momento più critico della pandemia (gennaio 2021) erano stati registrati quasi 170'000 senza lavoro, con un tasso al 3,7%.

Va sottolineato come i dati sulla disoccupazione non tengano conto di coloro che hanno esaurito il diritto a ricevere le prestazioni e che ad esempio vivono di risparmi o si trovano a beneficio dell'assistenza.

Gli indicatori si basano inoltre sulle persone effettivamente iscritte all'URC: la definizione di disoccupato è quindi diversa da quella dell'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi. Stando all'ILO la disoccupazione in Svizzera nel primo trimestre (ultimo dato disponibile) era al 4,3%.

n Ticino tasso di disoccupazione al 2,4%

Tornando alle valutazioni odierne della Seco, in Ticino in maggio il tasso di disoccupazione si è attestato al 2,4% (-0,1 punti rispetto ad aprile, +0,3 su base annua), nei Grigioni all'1,1% (-0,1 e +0,1). In termini assoluti, da Airolo a Chiasso si contano 3900 disoccupati (-200 mensile, +500 annuo), mentre nel cantone con capoluogo Coira la cifra è di 1200 (-100 e +100).

Il Ticino è al nono posto fra i più toccati dal problema, mentre i Grigioni sono al sesto rango nella graduatoria dei meno colpiti.

Tornando all'ambito nazionale, dai dati pubblicati dalla Seco emerge anche che fra i giovani (15-24 anni) la disoccupazione è al 2,0%, fra i 25-49enni al 2,5% e fra gli over 50 anni al 2,1%. I disoccupati di lunga durata (cioè quelli iscritti agli URC da oltre un anno) erano 12'600, l'1,6% in più di aprile e l'8,0% in più di dodici mesi prima: per la precisione si trattava di 100 giovani, 6500 25-49enni e 6000 ultracinquantenni.

Stranieri più colpiti dalla disoccupazione

Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro dell'1,5% (nessuna variazione mensile e +0,2 annuo), gli stranieri del 4,3% (-0,1 e +0,8). Per regione di provenienza, i tassi più elevati si osservano per gli ucraini (32,3%), nettamente al primo posto, seguiti dai bulgari (8,5%), dagli africani (8,3%), che la Seco considera nel loro insieme, e dai rumeni (8,0%). L'Ue è al 3,8%.

Riguardo ai principali paesi confinanti, la Francia è al 5,5%, l'Italia al 3,7% e la Germania al 2,6%.

Complessivamente, fa sapere ancora la Seco, le persone in cerca d'impiego registrate nel mese scorso erano 176’400, lo 0,6% in meno di aprile. Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, i lavoratori che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento era pari a 40'100 (-1400 mensile e -11'700 annuo).

I funzionari di Berna hanno pubblicato anche i dati relativi al lavoro ridotto per il mese di marzo (ultimo dato disponibile), che risulta poco diffuso: ha infatti colpito solo 3500 persone in 200 aziende. Sempre in marzo 2100 persone hanno esaurito il diritto alle prestazioni dell'assicurazione contro la disoccupazione.