SSICSale il fatturato dell'edilizia svizzera, ma rallenterà
ns, ats
22.2.2023 - 12:24
Il settore della costruzione ha registrato un leggero aumento del fatturato nel 2022, ma per l'anno in corso si profila un rallentamento a causa dell'aumento dei tassi di interesse, indica oggi la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) in un comunicato.
ns, ats
22.02.2023, 12:24
22.02.2023, 13:08
SDA
Nel 2022 il fatturato si è attestato a 23,3 miliardi di franchi (+0,7%). Tuttavia, a causa dell'aumento significativo dei prezzi dei materiali da costruzione, la redditività è diminuita del 2,0% rispetto all'anno precedente. «I margini di profitto sono rimasti molto bassi, pari al 2-3%, e la concorrenza è stata estremamente dura», si legge nella nota.
Come nel 2021, le commesse ricevute hanno superato l'attività edilizia di circa mezzo miliardo di franchi. Le previsioni per i prossimi mesi variano a seconda dei settori. Se nel 2021 l'edilizia economica commerciale doveva ancora recuperare terreno dopo il precedente anno eccezionale, segnato dalla pandemia da coronavirus, nel 2022 le ordinazioni in questo settore sono diminuite del 12%. Anche l'edilizia residenziale ha prodotto un numero minore di nuove commesse, a differenza del settore pubblico, che ha registrato un aumento.
Dal surplus abitativo alla carenza di alloggi
L'eccedenza di alloggi di cui si è parlato due anni fa ha portato a una graduale diminuzione delle richieste di nuove costruzioni in questo settore, che è proseguita nel 2022, scrive la SSIC, secondo cui per l'anno in corso non ci sono segnali di un'inversione di tendenza, anche se ora si parla di una carenza di alloggi. La quota di case sfitte dovrebbe scendere dall'1,7% nel 2021 all'1,2% nel 2023.
Occorre quindi incoraggiare la densificazione, e la legge dovrebbe favorire i risanamenti così come le nuove costruzioni sostitutive, stando all'associazione di categoria. Le possibilità di opposizione per i piccoli progetti edilizi dovrebbero essere ridotte. Anche le ordinanze contro l'inquinamento fonico andrebbero interpretate con cautela: questo consentirebbe di costruire diverse centinaia di appartamenti nella sola città di Zurigo.
Domanda di lavoratori qualificati rimane alta
Secondo il loro Indice di costruzioni, Credit Suisse e la SSIC prevedono per il 2023 un leggero raffreddamento della congiuntura edilizia. Con una crescita nominale del fatturato del 6,4% su base annua, l'inizio del primo trimestre del 2023 non dovrebbe nascondere il fatto che il fatturato dell'intero anno diminuirà dell'1,0% (previsioni di crescita nominali, quindi non al netto dell'inflazione) rispetto al 2022, indica la nota.
I prezzi di molti materiali da costruzione hanno probabilmente superato il loro apice. E le catene di approvvigionamento internazionali hanno colto l'opportunità di adattarsi alla situazione politica globale. L'offerta è quindi meno limitata rispetto a uno o due anni fa.
Sempre più imprese di costruzione segnalano difficoltà nel reclutamento di personale qualificato. Come molti altri settori, anche quello dell'edilizia principale risente della carenza di manodopera specializzata, in particolare di muratori, capisquadra, capi muratori e direttori dei lavori.