Commercio estero Esportazioni e importazioni in calo nel 2023

hm, ats

30.1.2024 - 09:00

Molte merci passano per il porto di Basilea.
Molte merci passano per il porto di Basilea.
Keystone

Dopo due anni di forte crescita nel 2023 il commercio estero ha registrato una tendenza negativa: sono diminuite sia le esportazioni, scese dell'1,2% a 274 miliardi franchi, sia le importazioni, che si sono contratte del 3,8% a 226 miliardi.

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L'anno si è chiuso con un'eccedenza di 49 miliardi (erano 43 nel 2022).

I dati sono stati diffusi oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e le variazioni sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a +2,5% (export) e -2,0% (import).

I vari settori dell'export hanno mostrato andamenti assai differenti. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) +0,7% (a 135 miliardi di franchi: nuovo record); seguono le macchine e l'elettronica (-0,5% a 33 miliardi), l'orologeria (+7,6% a 27 miliardi), gli strumenti di precisione (-2,0% a 18 miliardi) e i metalli (-9,0% a 14 miliardi).

A livello geografico, il continente più importante per il Made in Switzerland rimane l'Europa (invariato 151 miliardi), con un contributo significativo fornito da Germania (-2,4% a 43 miliardi) e Italia (+2,5% a 21 miliardi), che sono il secondo e il terzo fra i principali sbocchi dell'export. In flessione è il Nordamerica (-3,5% a 57 miliardi), con gli Stati Uniti che mostrano una contrazione (-3,7% a 49 miliardi), pur mantenendo il primato di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo indietro l'Asia (-2,9% a 57 miliardi), con l'arretramento della Cina (-3,5% a 15 miliardi).

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (+6,8% a 70 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,8% a 2,8 miliardi), veicoli (+14,2% a 21 miliardi), metalli (-14,7% a 16 miliardi), prodotti energetici (-40,4% a 13 miliardi) e derrate alimentari (-0,7% a 13 miliardi). Riguardo alle regioni, sono in flessione sia l'Europa (-2,1% a 164 miliardi) che il Nordamerica (-4,2% a 15 miliardi), come pure l'Asia (-9,4% a 42 miliardi).

Una annotazione va data anche su dicembre, che è si è chiuso con esportazioni per 21,7 miliardi di franchi e importazioni di 20,3 miliardi. L'avanzo è di 1,4 miliardi.