Banche Ethos a Credit Suisse, no a discarico

ATS

21.4.2020 - 17:04

Urs Rohner viene una volta ancora criticato.
Urs Rohner viene una volta ancora criticato.
Source: KEYSTONE/ENNIO LEANZA

Ethos preme su Credit Suisse: alla luce della vicenda dei pedinamenti la fondazione raccomanda agli azionisti di non concedere il discarico ai dirigenti della grande banca.

E invita a non rinnovare il mandato al presidente del consiglio di amministrazione (Cda) Urs Rohner in occasione dell'assemblea generale in programma il 30 aprile.

In un comunicato odierno la fondazione ginevrina che consiglia in particolare le casse pensioni afferma di ritenere prematuro concedere il discarico – che metterebbe i vertici dell'istituto al riparo da azioni di responsabilità per quanto hanno fatto durante l'anno – «in considerazione della gravità dei fatti rivelati nel 2019 e delle indagini in corso concernenti la sorveglianza di ex dirigenti, tra cui l'ex membro della direzione generale Iqbal Khan».

Ethos si rammarica inoltre che non sia stata fornita alcuna spiegazione di come Khan sia riuscito a passare al concorrente UBS solo tre mesi dopo aver lasciato Credit Suisse, mentre per questo genere di movimenti per i membri della direzione vige in genere un blocco di sei mesi.

Inoltre, la fondazione di investimento attenta ai principi dell'etica e della corretta gestione delle aziende ritiene che la remunerazione variabile concessa alla direzione non tenga sufficientemente conto del caso in questione, che ha avuto un impatto molto negativo sulla reputazione della banca. In particolare viene ritenuto eccessivo il bonus annuale concesso all'ex CEO Tidjane Thiam, costretto a dimettersi nel febbraio scorso in seguito alla vicenda.

Ormai dal 2017 Ethos auspica inoltre un cambio alla presidenza per ripristinare la fiducia degli azionisti, a suo dire scossa dai numerosi casi che hanno macchiato la reputazione della banca negli ultimi anni.

Infine a causa delle grandi incertezze economiche e finanziarie legate al coronavirus la fondazione raccomanda agli azionisti di rinunciare al pagamento del dividendo quest'anno. A suo avviso non basta la decisione del Cda, che propone un versamento in due parti separate e uguali: Ethos ritiene che gli istituti finanziari di importanza sistemica debbano preservare il più possibile il loro capitale proprio e continuare a sostenere l'economia.

Per questa ragione la società ginevrina invita pure UBS a non remunerare gli azionisti. E raccomanda anche di votare contro il rapporto sulle remunerazioni e contro i compensi di direzione e Cda nell'assemblea del 29 aprile.

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