Mercati valutariEuro verso il più forte guadagno sul franco da 16 anni a questa parte
hm, ats
20.3.2024 - 19:00
Alla vigilia della decisione della Banca nazionale svizzera (BNS) sui tassi, l'euro si sta rafforzando sul franco e potrebbe conseguire i guadagni più elevati sulla moneta elvetica da 16 anni a questa parte, segnala il portale finanziario Cash.
hm, ats
20.03.2024, 19:00
20.03.2024, 19:10
SDA
Oggi la moneta europea ha toccato un massimo a 0,9672 e dall'inizio di gennaio ha registrato una crescita insolitamente robusta nei confronti del franco, arrivando a guadagnare il 4%. All'inizio del 2024 il corso aveva infatti toccato ancora un minimo a 0,9254 franchi.
Inoltre per la prima volta dal 2008 l'euro si avvia verso la settima settimana consecutiva di rialzo nei confronti del franco. Stando a Bloomberg è anche in procinto di registrare il maggior guadagno trimestrale dal 2017.
I dati sull'inflazione in Svizzera hanno alimentato le speculazioni dei trader sulla possibilità che la BNS tagli domani il tasso guida dall'1,75% all'1,5%. Ciò aumenterebbe il differenziale dei tassi di interesse rispetto ad altre aree valutarie e renderebbe altre monete come l'euro più interessanti per gli investimenti rispetto al franco. La maggioranza degli esperti si aspetta però solo in giugno il primo abbassamento del costo del denaro.
Massimo di sempre dell'euro sul franco nel 2007
Per gli amanti della storia economica, l'euro (in circolazione monetaria effettiva dal 2002) ha toccato il suo massimo di sempre sul franco nel 2007 a 1,7146 franchi. Erano i tempi del cosiddetto «supereuro», che secondo i suoi sostenitori si apprestava a sostituire il dollaro come valuta di riferimento mondiale.
La successiva crisi economica e finanziaria mondiale, aggravata poi dalla crisi del debito sovrano europeo, ha ridimensionato fortemente il valore della moneta Ue, rafforzando il ruolo del franco quale valore rifugio.
Il corso minimo assoluto è stato toccato nella seduta del 15 gennaio del 2015, passata alla storia con il nome di «Francogeddon», perché si rivelò una sorta di Apocalisse che prese in contropiede i cambisti. Quel giorno di primo mattino l'euro venne scambiato ancora a 1,2015 prima delle comunicazioni della BNS, che con una mossa del tutto a sorpresa abolì la soglia minima di 1,20 fino ad allora mantenuta unilateralmente: dopo precipitò sino a 0,8423 franchi, cioè perse il 30% del suo valore in un lasso di tempo molto breve.
Va anche considerato che in quella seduta le turbolenze dopo la mossa della BNS – già allora guidata dall'attuale presidente della direzione Thomas Jordan – furono così forti che a tratti non fu più nemmeno possibile determinare il corso. Non tutti considerano quindi il corso indicato come effettivo.