Commercio estero Le esportazioni elvetiche colano a picco in luglio

hm, ats

22.8.2023 - 10:01

Particolarmente in diminuzione è risultato l'apporto dei prodotti chimico-farmaceutici.
Particolarmente in diminuzione è risultato l'apporto dei prodotti chimico-farmaceutici.
Keystone

Le esportazioni svizzere si sono mostrate in netto calo in luglio, confermando una tendenza già osservata in giugno, seppur in forma più attenuata.

22.8.2023 - 10:01

Nel settimo mese dell'anno sono state esportate merci per 20,6 miliardi di franchi, il 5,7% in meno del mese precedente, nonché valore più basso del 2023.

Anche le importazioni sono scese, attestandosi a 18,0 miliardi (-3,3%): il periodo in rassegna si chiude così con un'eccedenza di 2,6 miliardi, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC).

Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (cioè corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -4,0% (export) e -1,8% (import).

In quale settore c'è stato il calo maggiore?

Nel confronto con giugno i vari settori dell'export hanno mostrato tutti un calo, anche se di misura variabile.

Il ramo di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) -7,7% (a 10,3 miliardi di franchi); seguono le macchine e l'elettronica (-1,5% a 2,3 miliardi), l'orologeria (-7,2% a 2,1 miliardi), gli strumenti di precisione (-8,7% a 1,4 miliardi) e i metalli (-1,3% a 1,2 miliardi).

In quali parti del mondo esportiamo di meno?

A livello geografico, il continente più interessante per i prodotti elvetici rimane l'Europa (-4,0% a 11,9 miliardi), con un contributo importante fornito da Germania (+0,8% a 3,5 miliardi) e Italia (+0,1% a 1,8 miliardi), che sono il secondo e il terzo fra i principali sbocchi dell'export. I

n forte flessione è il Nordamerica (-11,7% a 4,0 miliardi), con gli Stati Uniti che mostrano una marcata contrazione (-12,9% a 3,6 miliardi), ma mantengono il primato maggiore importatore di merci dalla Confederazione (un primato che da qualche tempo viene disputato costantemente con la Germania).

Fa un grande passo indietro pure l'Asia (-7,6% a 4,4 miliardi), sulla scia del forte arretramento della Cina (-11,7% a 1,2 miliardi).

Uno sguardo all'importazione

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (-5,3% a 5,3 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,0% a 2,9 miliardi), veicoli (-0,6% a 1,8 miliardi), metalli (+3,7% a 1,3 miliardi) e alimentari (+1,1% a 1,1 miliardi).

Riguardo alle regioni, sono in flessione sia Europa (-5,1% a 12,9 miliardi) che Nordamerica (-0,9% a 1,2 miliardi), mentre in lieve crescita è l'Asia (+0,5% a 3,6 miliardi).

hm, ats