USA Fed verso rialzo dello 0,75%. Yellen, nessuna recessione

SDA

24.7.2022 - 20:52

L'economia americana rallenta ma ancora "non ci sono segnali di recessione". Janet Yellen prova a rassicurare sulla salute degli USA.
L'economia americana rallenta ma ancora "non ci sono segnali di recessione". Janet Yellen prova a rassicurare sulla salute degli USA.
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L'economia americana rallenta ma ancora «non ci sono segnali di recessione». Janet Yellen prova a rassicurare sulla salute degli USA all'avvio di una settimana cruciale, che vede la Fed apprestarsi a un nuovo rialzo dei tassi dello 0,75% per combattere l'inflazione.

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Nei prossimi giorni, per l'esattezza giovedì 28 luglio, è attesa anche la prima stima sul pil del secondo trimestre, che potrebbe segnare l'ingresso degli Stati Uniti in recessione. Nei primi tre mesi dell'anno infatti il pil si è contratto dell'1,6% e, un nuovo calo, farebbe scivolare gli States nella definizione tecnica di recessione, ovvero due trimestri consecutivi di contrazione.

La segretaria al Tesoro americana ostenta però sicurezza. «Quello a cui stiamo assistendo è un rallentamento necessario e appropriato», dice Yellen dicendosi sicura che le politiche anti-inflazione della Fed avranno successo. Dopo la stretta di 75 punti base in giugno, la banca centrale USA si appresta a un nuovo ritocco al rialzo di pari entità per cercare di fermare la corsa dei prezzi che non lascia tregua agli americani.

Sull'inflazione fa mea culpa il Premio Nobel all'economia Paul Krugman, ammettendo di aver sbagliato nelle sue previsioni perché ha sottovalutato l'impatto della pandemia sull'economia. Un'ammissione con la quale, indirettamente, concede la «vittoria» a Larry Summers, l'ex segretario al Tesoro che per mesi ha ripetuto come un mantra che l'inflazione non era un fenomeno transitorio.

Secondo Summers serve un'azione forte della Fed per contrastare il caro-vita. L'amministrazione, aggiunge, può aiutare la battaglia della banca centrale ai prezzi aumentando le tasse. Un'iniziativa che però difficilmente vedrà la luce fra le difficoltà del presidente Joe Biden nei sondaggi e le elezioni a novembre di metà mandato.