Epidemia e logistica FedEx chiude base a Hong Kong, quarantena troppo severa

SDA

17.11.2021 - 11:01

FedEx è un marchio molto importante della logistica globale.
FedEx è un marchio molto importante della logistica globale.
Keystone

Il gigante delle consegne globali FedEx chiuderà la base del suo equipaggio a Hong Kong e trasferirà i piloti all'estero a causa delle rigorose misure anti-coronavirus imposte nella città.

17.11.2021 - 11:01

Lo riferisce l'agenzia France Press, spiegando che si tratta dell'ennesimo colpo alla reputazione di Hong Kong come centro logistico globale, poiché i severi limiti di viaggio e le regole di quarantena obbligatorie stanno isolando la città dal resto del mondo.

«Mentre l'ambiente imprenditoriale globale continua ad evolversi, di fronte ai requisiti sulla pandemia richiesti a Hong Kong, FedEx ha preso la decisione di chiudere la sua base di equipaggio e trasferire i suoi piloti», ha affermato FedEx in una dichiarazione all'AFP. FedEx continuerà comunque a mantenere le sue operazioni a Hong Kong, considerata «vitale per la rete Asia-Pacifico».

Anche il South China Morning Post ha riportato la decisione di FedEx e ha citato una nota aziendale scritta dal capo pilota Robin Sebasco. «La decisione di chiudere la base di Hong Kong è volta a fornire stabilità ai membri del team, perché non esiste una tempistica chiara sul ritorno alla normalità a Hong Kong», ha scritto, aggiungendo che la compagnia continuerà a servire Hong Kong con piloti con sede a Oakland, in California.

L'annuncio è arrivato dopo che la città, l'hub internazionale di carico più trafficato del mondo, ha obbligato più di 100 piloti cargo Cathay Pacific alla quarantena di 21 giorni perché tre sono risultati positivi al coronavirus al ritorno dalla Germania. Secondo il South China Morning Post, anche Cathay starebbe considerando di trasferire alcuni dei suoi piloti all'estero con rotazioni di quattro mesi.

Hong Kong ha mantenuto alcune delle misure di quarantena e restrizioni di viaggio più dure al mondo durante la pandemia. La strategia ha mantenuto basse le infezioni, ma rischia anche di tagliare fuori dai traffici internazionali quella che si autodefinisce «la città mondiale dell'Asia».

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