Trasporti FFS: fotovoltaico per energia di trazione

ATS

12.6.2020 - 15:20

A Zurigo-Seebach, le FFS hanno messo in funzione il loro primo impianto fotovoltaico per produrre direttamente energia di trazione.
A Zurigo-Seebach, le FFS hanno messo in funzione il loro primo impianto fotovoltaico per produrre direttamente energia di trazione.
Source: FFS

A Zurigo-Seebach, le FFS hanno messo in funzione il loro primo impianto fotovoltaico per produrre direttamente energia di trazione. L'elettricità così generata consente di trasportare l'equivalente di 100 titolari di abbonamento generale per un anno.

Rispetto agli altri dodici impianti fotovoltaici già installati dalle FFS, l'aspetto innovativo è che questo produce corrente di trazione (con una frequenza di 16,7 Hz), e non corrente domestica (50 Hz), che può essere immessa direttamente nella rete. In tal modo si ottiene un rendimento di oltre il 95%. Se invece la corrente venisse dapprima prodotta per scopi domestici e solo dopo trasformata in corrente di trazione, questo comporterebbe grosse perdite e il rendimento sarebbe dell'85%, spiegano oggi le FFS nella pagina di attualità del loro sito on line.

L'impianto fotovoltaico è installato sul tetto del convertitore di frequenza a Zurigo-Seebach. Produrrà circa 130'000 chilowattora di elettricità all'anno per i treni, sufficiente per 1,4 milioni di corse viaggiatore (una rappresenta il trasporto di un viaggiatore su 1 chilometro).

Questo progetto pilota è sostenuto dall'Ufficio federale dei trasporti nell'ambito della Strategia energetica 2050. Una volta provato il comportamento dell'impianto nella pratica, le FFS intendono metterne in esercizio altri con cui immettere corrente di trazione direttamente nella linea di contatto.

La compagnia ferroviaria intende utilizzare corrente di trazione esclusivamente da fonti rinnovabili entro il 2025. Attualmente circa il 90% del fabbisogno delle FFS è coperto dall'energia idroelettrica, per la maggior parte prodotta da centrali proprie. Per riuscire a raggiungere la quota del 100% entro il 2025, da un lato si riducono i consumi e dall'altro si verifica quali altre fonti di energia rinnovabile siano adatte a coprire il restante fabbisogno di energia.

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