Proposte ai clienti La Finma striglia gli assicuratori vita: «Troppo ottimismo sui rendimenti»

hm, ats

23.8.2023 - 11:01

Una vasta indagine ha permesso di stabilire che la trasparenza non è garantita.
Una vasta indagine ha permesso di stabilire che la trasparenza non è garantita.
Keystone

Le società assicurative agiscono in modo tutt'altro che corretto quando presentano i loro calcoli sui rendimenti delle polizze vita: nove volte su dieci le tabelle peccano per eccessivo ottimismo. Lo ha stabilito la Finma, autorità di vigilanza dei mercati finanziari.

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Le offerte di assicurazione sulla vita tradizionali e legate a fondi contengono, in conformità a quanto prescritto dalla Finma, calcoli esemplificativi per tre scenari di rendimento, ricordano i funzionari bernesi in un comunicato odierno.

Questi dovrebbero consentire ai clienti di valutare i rischi e i possibili rendimenti futuri. «I calcoli esemplificativi forniscono quindi informazioni fondamentali per la decisione di acquisto».

Nel 2020 l'autorità ha avviato un sondaggio ad ampio raggio sul tema e successivamente sono stati effettuati controlli in loco presso tutti i principali assicuratori.

Sono state esaminate 85'000 polizze vita stipulate tra gennaio 2020 e marzo 2021. Risultato: «trasparenza spesso insufficiente».

Anche con ipotesi sfavorevoli risultati positivi

«Oltre il 90% cento dei calcoli esemplificativi esaminati dalla Finma presentava un andamento troppo ottimistico – a volte eccessivamente troppo ottimistico – del rendimento», si legge nella nota.

Ciò riguardava soprattutto il cosiddetto scenario sfavorevole. Nel periodo esaminato, anche ipotizzando una cattiva performance degli investimenti gli assicuratori indicavano valori nettamente superiori al rendimento privo di rischio.

In alcuni casi le ipotesi di rendimento annuale per una cattiva performance erano del 3,5%, quando nel periodo in esame i rendimenti privi di rischio risultavano negativi anche per gli investimenti decennali a più lungo termine.

«Siffatti calcoli esemplificativi possono suscitare nei clienti aspettative irrealistiche sia per quanto concerne la sicurezza dell'investimento, sia per il potenziale di profitto alla scadenza della polizza vita», sostengono gli esperti della Finma.

Tanto più che i rendimenti sono ridotti a causa dei costi amministrativi e di acquisizione, spesso elevati, relativi ai prodotti assicurativi del ramo vita.

Anche con mercati in positivo, le perdite sono possibili

Dall'indagine della Finma è inoltre emerso che l'8% della clientela che tra il 2010 e il 2011 aveva sottoscritto polizze vincolate a partecipazioni senza garanzia di capitale con una durata da dieci a undici anni ha ottenuto, con le quote di risparmio dei premi, un rendimento inferiore a quello privo di rischio.

«Ciò dimostra che gli stipulanti devono aspettarsi risultati d'investimento inferiori al rendimento privo di rischio anche in caso di andamento positivo dei mercati finanziari», scrive la Finma. Con i loro investimenti gli assicurati possono subire perdite fino al 50% dei contributi versati.

Ci sono differenze importanti nelle polizze

La Finma ricorda peraltro che esistono differenze significative tra una polizza di assicurazione sulla vita vincolata a quote di fondi e un investimento in un fondo senza assicurazione sulla vita.

Con il primo strumento gli assicurati sono vincolati alla data di scadenza fissata nella polizza: possono quindi disdire anticipatamente la polizza solo con costi aggiuntivi.

Inoltre, a differenza dei fondi, nel caso delle assicurazioni sulla vita la polizza può essere estesa solo stipulando un nuovo contratto. In entrambi i casi i costi sono considerevoli. Il contesto alla scadenza della polizza è quindi fondamentale: se la scadenza avviene in una fase di andamento negativo dei mercati, ciò potrebbe vanificare i rendimenti dei fruttuosi anni precedenti.

Con la revisione della legge si vuole proteggere il cliente

Con la revisione della Legge sulla sorveglianza degli assicuratori (LSA) e dell'Ordinanza sulla sorveglianza (OS) la Confederazione punta ora «a rafforzare la piazza assicurativa svizzera e in particolare anche la tutela dei clienti».

Le nuove disposizioni delle ordinanze rivedute, che entreranno in vigore il primo gennaio 2024, contengono anche prescrizioni sui calcoli esemplificativi: a livello di ordinanza è ora esplicitamente prescritto che, al momento della stipula di una polizza di assicurazione sulla vita, occorre far presente in modo trasparente e comprensibile sia i rischi sia le possibilità di guadagno.

«Con la revisione della LSA e dell'OS, il legislatore ha inviato un chiaro segnale a favore di un approccio normativo e di vigilanza orientato alla protezione della clientela», afferma Birgit Rutishauser, responsabile della divisione assicurazioni della Finma, citata in un comunicato.

«Ne sono un esempio gli obblighi di trasparenza e di informazione al momento della sottoscrizione di una polizza vita. Si tratta di una decisione di ampia portata per i futuri assicurati, che può incidere in modo determinante sulla loro previdenza per la vecchiaia.»

«È quindi importante e giusto che essi possano decidere con cognizione di causa e su basi trasparenti, anche in merito a un andamento sfavorevole dell'investimento.Questo è ciò che ora gli assicuratori devono garantire», conclude la 51enne laureata in matematica al Politecnico federale di Zurigo.